CAFASSE – Sprofondato in un profondo stato di depressione dopo aver perso il lavoro, ex manager in una grande azienda da giorni, durante la notte, aveva preso a sparare dalla finestra a tutto quel che si muoveva con una carabina e due pistole a piombini.
Ieri, sulla sua casa, dove viveva da mesi da solo e incondizioni igieniche ormai precarie (negli ultimi tempi si era totalmente isolato vivendo al freddo, senza acqua potabile e corrente, ndr), è poi spuntato un cartello con su scritto «se solo suonate il campanello vi sparo, sono armato»: invevitabile a quel punto l’utilizzo, da parte delle autorità competenti, di un Tso (trattamento sanitario obbligatorio urgente) attraverso l’intervento dei carabinieri.
L’uomo, che alla fine non ha opposto resistenza, è stato trasportato in una casa di cura
psichiatrica.
In paese era ormai nota la sua vicenda; dopo il licenziamento il poveretto aveva cominciato a soffrire di alternate crisi depressive, fino a giungere ad uno stato allucinatorio che ha portato al sequestro da parte dei carabinieri delle armi ad aria compressa che usava la notte in condizioni di pericolosità per i vicini di casa, cui non era rimasto altro da fare che firmare una petizione indirizzata al sindaco perché intervenisse.
Condotto in emergenza al reparto psichiatrico del nosocomio di Ciriè, i medici hanno optato per una cura riabilitativa a lungo termine presso la clinica Fatebenefratelli di San Maurizio.
(Roberto Vallini)
28 Gen 2014
Depresso e disoccupato, ex manager si mette a minacciare e a sparare dalla finestra: fermato con un “Tso” urgente