Operaio trovato morto in un bosco dopo la morte in cantiere: a giudizio due imprenditori di Mathi e Venaria
Gianni Giacomino
18 Giu 2014
Operaio trovato morto in un bosco dopo la morte in cantiere: a giudizio due imprenditori di Mathi e Venaria

Sarà un processo a cercare di chiarire la verità sulla morte di Mihai Istoc, 45 anni, il muratore romeno trovato senza vita nel giugno 2009, in un bosco dell’Astigiano e identificato nel 2012 al termine di una complessa indagine dei carabinieri di Asti. Oggi, il gip Giacomo Marson, ha rinviato a giudizio due impresari edili sospettati di omicidio colposo, occultamento di cadavere e furto di documenti e cellulare della vittima. Sono Antonino Marino, 49 anni, residente a Mathi e Vittorio Opessi, 50, di Venaria. Prima udienza del dibattimento il 20 novembre. Per il pm Giorgio Vitari sono colpevoli perché Mihai Istoc sarebbe deceduto a causa di un infortunio sul lavoro, avvenuto in un cantiere di Venaria. Dove, in nero, avrebbe prestato manodopera proprio per Marino e Opessi. La difesa di Antonino Marino (avvocato Roberta Rocchetti) e di Vittorio Opessi (avvocato Silvia Merlino) è chiara. «Le dichiarazioni del testimone non sono supportate da prove concrete – dicono i legali – Andremo a dibattimento per dimostrare la totale estraneità ai fatti dei nostri due assistiti».
(Il servizio completo sul giornale in edicola giovedì 19 giugno)

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