Caselle separata da San Maurizio e San Francesco (con cui pure condivide un aeroporto); e unita, con Borgaro, Volpiano e San Benigno, all’area metropolitana Nord, che aggrega anche Settimo e San Mauro.
San Gillio separata da Givoletto e Val della Torre (la prima nell’area ovest, insieme a Venaria e Druento; le altre due aggregate alla zona “Ciriacese-Valli di Lanzo”).
Infine, Forno, Levone, Rivara, Busano, Favria, Bosconero, Feletto, Rivarolo, Salassa e Valperga aggregate all’area “Canavese occidentale”; mentre Rocca, Barbania, Vauda, Front, Rivarossa, Lombardore e tutti i Comuni più a ovest di questa linea restano parte del “Ciriacese”.
E’ questa la suddivisione in zone omogenee votata la settimana scorsa dalla Città metropolitana.
Saranno 11 le Zone omogenee in cui verrà suddiviso il territorio della Città Metropolitana di Torino: lo ha deciso all’unanimità il Consiglio Metropolitano approvando la proposta della Commisisone competente.
Quattro Zone sono nell’area metropolitana di Torino, le altre nei territori montani, collinari e di pianura esterni alla suddetta area. Dal lavoro della Commissione non sono emerse “zone grigie”, in cui sia ancora da decidere la collocazione dei singoli Comuni nell’una o all’altra zona omogenea. La Commissione che si è occupata dalla zonizzazione ha lavorato riconoscendo e tenendo ben presenti l’identità storica, territoriale, sociale ed economica delle singole realtà ed ha considerato altri parametri, come l’organizzazione dei servizi pubblici. Sono stati consultati preliminarmente i Sindaci, ponendo attenzione alle caratteristiche geografiche, storiche, sociali, economiche dei territori.
Rimane ancora da precisare l’esatta collocazione definitiva dei Comuni di Osasio, Lombriasco e Carignano, che sono a cavallo tra la Zona Chierese-Carmagnolese e la Zona metropolitana Torino Sud. Le dimensioni demografiche delle Zone ed il numero di Comuni variano molto a seconda delle caratteristiche territoriali. Il governo di area vasta della Città Metropolitana dovrà tener conto sia del criterio dell’estensione dei territorio sia della composizione demografica.
Ora le proposte di zonizzazione saranno portate dal Sindaco metropolitano, Piero Fassino, alla consultazione dei territori insieme alla proposta di Statuto del nuovo Ente che ha sostituito la Provincia di Torino. Le consultazioni si terranno a partire dal 2 febbraio, con l’obiettivo di ultimarle entro due settimane.
Quattro Zone sono nell’area metropolitana torinese: Torino città (1 Comune, 869.312 abitanti secondo i dati ISTAT del 2011), Area metropolitana Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti), Area metropolitana Torino ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti), Area metropolitana Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti).
Le altre Zone sono: Pinerolese (45 Comuni, 132.429 abitanti). Chierese – Carmagnolese (23 Comuni, 130.593 abitanti), Valli di Susa e Sangone (43 Comuni, 114.165 abitanti), Ciriacese – Valli di Lanzo (40 Comuni, 100.657 abitanti), Chivassese (23 Comuni, 98.177 abitanti), Eporediese (59 Comuni, 90.885 abitanti), Canavese occidentale (45 Comuni, 83.969 abitanti).
La zonizzazione è pubblicata nel portale Internet della Città Metropolitana alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/dwd/zone/zone_territorio.pdf
http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/zone_omogenee.shtml