I consiglieri di Forza Italia Porchietto e Vignale hanno reso pubblica in una nota la risposta avuta a un’interrogazione posta da Vignale in Consiglio regionale.
L’interrogazione chiedeva di avere informazioni sui posti letto presenti e futuri negli ospedali delle Asl piemontesi.
L’amministrazione regionale ha fornito una tabella che elenca i posti letto esistenti e il numero “normalizzato” sulla base della normativa regionale. L’Asl To4, la nostra, ha 1.090 posti letto a fronte dei 1.066 attesi (la To3, che copre Druento, Givoletto, La Cassa, San Gillio, Val della Torre e Venaria 659 invece di 656). Due sole, su 19, sono le Asl con meno posti letto della cifra prevista dalla norma: l’azienda ospedaliera San Luigi di Orbassano (412 invece di 436) e l’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino (436 invece di 503).
Il totale regionale è di 17.702 posti letto invece dei 16.129 attesi; in provincia di Torino sono 6.405 contro i 6.165 attesi.
Di seguito il commento dei consifglieri Vignale e Porchietto: “Il prezzo più alto lo pagano i quadranti di Cuneo, Alessandria e Novara, rispettivamente con 213, 226 e 319 posti letto in meno. Ma a Torino non va certo meglio con 240 letti tagliati. Ancora più drammatico il taglio per gli istituti privati convenzionati con il servizio pubblico: si vedranno tagliare oltre 550 posti letto. In tutto in Piemonte saranno tagliati quasi 1.600 posti letto.
Se questo è il punto di arrivo della revisione della rete ospedaliera voluta da Chiamparino e Saitta facciamo una facile previsione: aumenteranno le liste d’attesa e i piemontesi che andranno, conseguentemente, a curarsi fuori dalla nostra regione con un aumento consistente della spesa.
Il dato ancora più drammatico è che queste riduzioni portano il Piemonte sotto lo standard nazionale, che impone 3.7 posti ogni mille abitanti. Se lo standard nazionale fosse rispettato in Piemonte ci dovrebbero essere 16.416 posti letto, ovvero circa 300 posti letto in più rispetto alla programmazione Chiamparino- Saitta.
Forse il centro sinistra non lo sa ma non si sta parlando di soli numeri, ma del diritto dei piemontesi di avere ospedali efficienti e cure tempestive. L’unico effetto reale del taglio con l’accetta dei posti letto sarà che d’ora in poi i piemontesi avranno meno letti e più barelle e che dovranno attendere mesi per essere curati.
L’aver poi deciso il taglio di più di 500 posti letto alla sanità accreditata che interviene sulle specialità in cui maggiori sono le liste d’attesa non farà che peggiorare ulteriormente una situazione in molti casi già estremamente critica.
Non permetteremo al centro sinistra regionale di distruggere un sistema sanitario d’eccellenza come quello piemontese. Per questo motivo già da venerdì inizieremo a organizzare incontri e raccolte firme sul territorio contro una revisione iniqua, inutile e dannosa per la salute dei piemontesi”.
28 Gen 2015
Il piano dei tagli ai posti letto negli ospedali