Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
«A nome del locale gruppo del Movimento 5 Stelle, si vorrebbe contribuire ad informare sul tema dei lavori previsti sulla piazza Rossetti di Ciriè, trattato sul Vostro giornale con un’intervista all’assessore ai lavori pubblici del comune, Giorgio Perello.
Alcuni attivisti hanno incontrato sabato 21 febbraio i residenti del borgo. Un nuovo incontro è previsto per sabato 7 marzo. Nessuno, tra le persone che si sono fermate a parlare, appariva avere un’informazione precisa sul progetto del comune. Evidentemente, nell’incontro fatto nel bar del borgo, su cui l’assessore più volte riferisce, qualcosa non ha funzionato. Legittimo considerare che, data l’importanza del tema, l’incontro avrebbe dovuto essere adeguatamente pubblicizzato, e magari inserita qualche informazione, un disegno, ecc sul sito del comune. Magari si poteva prevedere un nuovo incontro con i residenti, a distanza dal primo. Ciò per dare la possibilità di riflettere, prima della decisione definitiva, su quanto progettato. E, sia mai, permettere di avanzare qualche fondato suggerimento e considerazione. Allo stato, invece, nulla di tutto ciò. Tutto sembra essere già stato deciso. All’insaputa dei cittadini…
In realtà, pur con una girandola di parole, ivi compreso e sottolineato che il cippo votivo presente nella piazza verrà mantenuto (e ci mancherebbe), nell’intervista l’assessore Perello si è ben guardato dall’affrontare le criticità che il nuovo progetto presenta.
Dal punto di vista dei cittadini, la piazza E’ GIA’ largamente utilizzata; E’ GIÀ un luogo di aggregazione dei residenti, dei bambini e ragazzi delle limitrofe scuole; E’ GIÀ, sostanzialmente, privo di barriere architettoniche.
Allo steso modo, dal punto di vista dell’utilizzo commerciale, la piazza E’GIÀ, da anni, luogo del mercato del martedì mattina, senza che ciò abbia mai implicato particolari problemi.
Il problema principale di piazza Rossetti è rappresentato dalla trascuratezza della manutenzione: panchine nuove, risistemazione degli accesi ai disabili, risistemazione del manto erboso, impiantazione di qualche cespuglio o aiuola a fiori, tutto ciò restituirebbe piena gradevolezza all’area. Ma per questo non sono, intuitivamente, necessari 400.000 euro.
Una parte delle centinaia di migliaia di euro risparmiate potrebbe essere, ad esempio, investita per sistemare i marciapiedi prospicienti la piazza, lungo via Rossetti, le cui condizioni sono, da anni, a dir poco indegne. I marciapiedi sono realmente impraticabili e pericolosi, con sbalzi e fratture profonde decine di centimetri. Tuttavia, in seguito alla ‘riqualificazione’ della piazza, sembra che rimarranno nelle medesime terribili condizioni odierne. Né, ovviamente, è dato sapere quando il comune intenda ripristinarne la sicurezza.
O, ancora, si potrebbe utilizzare una parte delle centinaia di migliaia di euro risparmiati per ripristinare i bagni del primo piano delle vicine scuole elementari Don Bosco, dove i residenti mandano i propri figli, bagni che da anni non sono più a norma di legge ed in inaccettabili condizioni igienico sanitarie.
O, ancora, si ricorda che, a 20 metri in linea d’aria dalla piazza, il comune è proprietario di un basso fabbricato (il vecchio asilo) il cui tetto è interamente costituito da amianto. Forse sarebbe opportuno procedere alla bonifica del sito, utilizzando una parte delle somme risparmiate. Sia consentito ricordare all’assessore che questa sarebbe vera tutela della sicurezza dei cittadini.
Al di là di tutto ciò, comunque, i limiti del progetto si evidenziano considerando come, in seguito alla ‘riqualificazione’ della piazza, all’interno della zona a prato verrà ricavata una vasta area piastrellata (dove il martedì potranno collocarsi i banchi del mercato), larga 7 metri e a forma di anello. In concreto, la superficie erbosa sarà ridotta alla metà, e la dozzina di betulle presenti all’interno del prato saranno eradicate.
Ma vi è di più. La zona in cui attualmente si posizionano le bancarelle del mercato, all’esterno dell’area erbosa, è larga circa 15 metri, sufficienti per consentire di manovrare e posizionare i mezzi degli ambulanti. Viceversa, nel nuovo progetto, lo spazio sarà ad anello, e largo solo la metà. Ciò complicherà, con tutta probabilità, le manovre dei camion e dei furgoni al momento del posizionamento e della rimozione dei bancarelle.
Tutta la zona patisce, da anni, le conseguenze della scelta scellerata di collocare alberi di alto fusto all’interno dei marciapiedi (che, crescendo, li hanno resi impraticabili). E’ opportuno riflettere bene, prima di prendere decisioni che rimarranno per almeno una generazione.
In ultima analisi: diminuzione della superficie erbosa e degli alberi ad alto fusto presenti sulla piazza; possibili problemi per gli ambulanti; immutate le pericolose condizioni dei marciapiedi limitrofi alla piazza, lungo la via Rossetti. Il tutto al modico costo di 400.000 euro (di cui 320.000 a carico del comune, e cioè dei cittadini). Non sembra tutto questo grande affare (quantomeno per i fruitori della piazza).
In un contesto in cui le risorse dei comuni sono state drammaticamente decurtate, ed esistono gravi problemi di salute ambientale da risolvere (il caso dell’amianto ci sui sopra), è emblematico che siano i residenti a avanzare cautele sull’opportunità di investire centinaia di migliaia di euro in un progetto che si risolverà, nella migliore delle ipotesi, in un costosissimo abbellimento della piazza nell’ottica delle elezioni del prossimo anno. BorgoRossettiStaiSereno. Tanto paga pantalone.
I banchetti di incontro e raccolta firme sul tema della piazza proseguiranno sabato 7 marzo nuovamente sulla piazza Rossetti. »
MoVimento5stelle – gruppo di Ciriè.
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