Il 2015 è l’anno della maturità per “Senza Etichetta” l’evento organizzato dall’istituto Cuneo di Ciriè. Non solo perché diventa ‘maggiorenne’, ma anche e soprattutto per le sfide che si trova davanti: da un lato, l’organizzazione, che si fa onerosa in un contesto non facile e in cui le politiche giovanili e culturali fanno anticamera di fronte all’erogazione di fondi freschi. Dall’altro perché le aspettative per il concorso presieduto dal maestro Mogol sono alte.
La formula della competizione non cambia: sono ancora in corso le selezioni che condurranno alla fase finale dei concerti live che si terranno a fine maggio. Per presentarsi agli organizzatori e ottenere il pass per le finali bisogna far arrivare all’istituto Cuneo una demo contenente almeno due brani. Il termine ultimo per partecipare è stato posticipato all’11 maggio (info su www.senzaetichetta.com). La fase delle ‘eliminatorie’ vedrà protagonisti sedici fra cantanti e gruppi che si alterneranno sul palco: domenica 31 maggio, la finale con la proclamazione del vincitore che si aggiudicherà una borsa di studio per il Centro europeo di Tuscolano (Cet), la scuola musicale di Mogol. In palio anche il premio Tavagnasco rock, che consentirà alla migliore band rock di esibirsi alla rassegna nel 2016. La statistica ci dice che la finale è ‘femmina’: le ultime tre edizioni, infatti, hanno visto protagoniste le ragazze. «Marianè, la vincitrice dello scorso anno, si era commossa sul palco e adesso la vediamo in tv – spiega il direttore del Cuneo, Sergio Pochettino – Fa piacere vedere il percorso che ha fatto». Unica incertezza, la ‘location’: ragioni affettive vorrebbero che si proseguisse l’avventura in Villa Remmert a Ciriè. Ma questioni economiche spingono a guardarsi altrove, sempre comunque nel territorio Ciriacese.
In giuria, come sempre, Mogol, uno dei ‘mostri sacri’ della musica leggera italiana: «Uno davanti cui cantare, anche solo una volta nella vita, dà una certa emozione – sottolinea Pochettino – Non è una cosa da tutti i giorni». La stessa borsa di studio al Cet può rappresentare l’occasione della vita per chi ha talento musicale e non vuole confinarlo a sale prova artigianali. «Il numero di partecipanti resta alto e le soluzioni artistiche di ‘Senza etichetta’ sono sempre di livello. Pur fra tante difficoltà, anche quest’anno il concorso si farà e l’augurio è che si possa continuare», conclude Ruggero Vesco, assessore alla Cultura di Ciriè.
L’articolo completo in edicola sul giornale di giovedì 30 aprile 2015