Lo ha sorpreso al ritorno a casa, mentre rovistava tra i cassetti, dai quali il ladro aveva già arraffatto gioielli per circa 3mila euro di valore. Poi le botte, calci e pugni, per guadagnarsi la fuga, oltre al bottino. Questo, in sintesi, il racconto del poveretto, suo malgrado protagonista di un’esperienza choccante, ai carabinieri di Ciriè. E’ l’ennesimo episodio di una microcriminalità sempre più spregiudicata, che mette a dura prova, sempre più dal profondo la percezione di insicurezza dei cittadini, quello accaduto ieri sera, nemmeno a notte fonda, a Ciriè intorno alle 21, nel tranquillo e popoloso quartiere Borgo Rossetti.
Il topo d’appartamento manesco in questione ha preso di mira un alloggio in via Rossetti posto al secondo piano di una palazzina, penetrandovi da una finestra dopo aver scalato una grondaia. Ladro, manesco e pure acrobata dunque. E la gente, non ne può proprio più e cresce la paura. Le indagini sono affidate agli uomini della Tenenza di Ciriè e della Compagnia di Venaria. Proprio in questi giorni gli uomini dell’Arma hanno messo a segno diverse brillanti operazioni di contrasto al fenomeno dei furti e delle rapine in abitazioni, anche a queste latitudini, ma la frequenza di tali episodi fa assomigliare questo pur grande impegno impegno al classico cucchiaio con cui si cerca di svuotare l’oceano.
Ruba i gioielli e per fuggire pesta il proprietario di casa che lo sorprende in casa