Un altro presunto (ma molto presunto…) tentativo di rapimento ai danni di una ragazzina: il racconto avvertono i carabinieri -potrebbe essere frutto della sua fantasia – forse suggestionata dai recenti fatti di Borgaretto, dove una 12enne si è inventata un tentativo di sequestro fuori dalla scuola Media che frequenta nel Torinese per evitare l’interrogazione. Fatto sta che anche a Caselle, questa mattina, una mamma di 45 anni ha denunciato alla locale stazione dei carabinieri che, intorno alle 7,50, la figlia minore (anche lei di 12 anni), mentre percorreva da sola a piedi via Tibaldi per andare a scuola, sarebbe stata avvicinata da due sconosciuti, a bordo di una Fiat Punto colore nero, chea vrebbero tentato di farla salire in macchina. Fallito il tentativo, l’auto sarebbe dunque scappata via. La minore, dopo il racconto al genitore, è stata accompagna all’ospedale di Ciriè, dove è stata dimessa subito dopo senza diagnosi e prognosi.
Gli accertamenti effettuati dai carabinieri, anche controllando i filmati delle telecamere poste lungo il percorso della studentessa, fino a questo momento escludono la veridicità della denuncia.
I militari riferiscono inoltre che a complicare le indagini e ad amplificare il primo episodio di ieri, è stato un file audio di una mamma, inviato su Whatsapp, che ha enfatizzato l’episodio, senza verificarne la veridicità. Nessuna cautela è stata adottata nel diffondere il messaggio che nel girto di poco, vista anche la delicatezza del tema, è diventato virale.
«E’ sbagliato e inopportuno registrare un messaggio vocale e inviarlo su whatsapp e postarlo sui social. In questo modo si “alimenta la paura e si crea allarme sociale ingiustificato», il messaggio diramato dagli stessi carabinieri che stanno facendo gli accertamenti del caso con un accorato comunicato stampa.
Ragazzina denuncia un tentativo di rapimento ma, come nel caso di Borgaretto, i carabinieri smentiscono