Steve McCurry, il grande maestro della fotografia contemporanea, dal 1 aprile al 25 settembre 2016, sarà il protagonista assoluto della più ampia e completa rassegna a lui dedicata, allestita nell’imponente Citroniera delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria.
Le sue foto mozzafiato, scattate in tutti i sei continenti, McCurry, con oltre 250 opere esposte, racconta i suoi viaggi, le sue esperienze in giro per il mondo, dall’Afghanistan all’India, dal Sudest asiatico all’Africa, da Cuba agli Stati Uniti, dal Brasile all’Italia, attraverso il suo vasto e affascinante repertorio di immagini.
In ogni scatto di Steve McCurry è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni
che raccontano di conflitti, di culture, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, mantenendo al centro focale l’elemento umano.
Indimenticabile la sua immagine più famosa, la ragazza afghana, che ha fotografato nel campo profughi pakistano di Peshawar, e diventata una icona assoluta della fotografia mondiale, ma anche un simbolo di speranza e di pace che, sembra impossibile in un mondo agitato da guerre ed esodi di massa. Il suo ritratto più famoso sarà esposto insieme ad altri due scatti, uno dei quali realizzato da McCurry a distanza di oltre 17 anni, dopo averla finalmente ritrovata alla fine di una lunga ricerca.
Il percorso di visita si apre con una sezione inedita di foto in bianco e nero, scattate da Steve McCurry tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage, proprio in Afghanistan, dove era entrato in contatto con alcuni mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. Il percorso si conclude con alcune foto recenti, ovviamente a colori, scattate proprio in Afghanistan, incorniciando così il racconto di una lunga avventura dedicata alla fotografia. La mostra comprende anche alcuni dei suoi lavori più recenti e altre foto non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri.
Nel progetto espositivo, curato da Biba Giacchetti, le foto di McCurry propongono una straordinaria galleria di ritratti e di altre foto in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata. Suggestivo l’allestimento di Peter Bottazzi che, coinvolge il visitatore in una sorta di girotondo di immagini dove si mescolano età, culture, etnie, di cui, McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità.
Intensità dei luoghi e la centralità delle persone, contraddistinguono anche i 40 suggestivi scatti, realizzati da McCurry in Africa, America Latina e Asia nell’ambito di ¡TIERRA!, il principale progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza.
L’obiettivo di Steve McCurry ha saputo raccogliere anche immagini di grande poesia, nei luoghi del mondo dove la vita è più difficile, ma anche nelle città italiane da Venezia a Cinecittà. Tra queste ci sono alcuni scatti recenti, legati ad una sorprendente ricerca di una dimensione quasi metafisica dello spazio, dove l’assenza è talvolta alla base del racconto e dove emerge con forza la sua antica passione “cinematografica”.
Inviato su mille fronti di guerra, da Beirut alla Cambogia, dal Kuwait all’ex Jugoslavia, Steve McCurry si è sempre spinto in prima linea rischiando la vita pur di testimoniare gli effetti e le conseguenze dei conflitti in tutto il mondo. Nel suo viaggio espositivo documenta, attraverso i suoi scatti più terribili, la guerra, la violenza e le atrocità di cui, purtroppo, l’umanità sa rendersi protagonista. Il suo obiettivo di reporter ha ripreso la tragedia delle Torri gemelle, fotografate dal suo studio di New York, senza dimenticare gli scatti della guerra del Golfo, della guerra in Afghanistan, al Giappone dopo lo tsunami, ai bambini soldato reclutati e, in particolare nel Medio Oriente il dolore racchiuso negli ospedali.
Steve McCurry è membro dell’agenzia Magnum dal 1985, ed è stato più volte premiato con il World Press Photo Award, che si può considerare come il premio Nobel della fotografia.
La rassegna, in mostra, selezionata da Biba Giacchetti insieme a Steve McCurry è completata da una audioguida a disposizione di tutti i visitatori e inclusa nel biglietto di ingresso, nella quale il grande fotografo racconta in prima persona le sue foto con aneddoti e appassionanti testimonianze. Sarà inoltre disponibile un video dedicato ai suoi viaggi, in cui ha condensato la sua straordinaria esperienza e la sua concezione della fotografia.
Nel bookshop della mostra è disponibile un volume curato da Biba Giacchetti (McCurry/Icons), che presenta una selezione di 50 foto belle e famose per le quali McCurry nutre un particolare sentimento.
La mostra è organizzata dal Consorzio La Venaria Reale e da Civita Mostre, in collaborazione con SudEst57 e Lavazza.
Info: www.lavenaria.it