Stanno diventando inaccettabili, per i nostri lettori e per noi, gli effetti che la recente riorganizzazione delle Poste sta avendo sulla consegna del Risveglio per (e sono moltissimi) coloro tra i nostri abbonati hanno scelto l’opzione d’acquisto attraverso il servizio delle Poste Italiane.
Dall’inizio di novembre non c’è stata settimana che non siano stati segnalati da diversi abbonati cresciuti nel numero in maniera importante durante le recenti feste natalizie, disservizi, ritardi e persino il non recapito assoluto del settimanale.
Naturalmente non tutti gli abbonati sono al corrente del problema e pertanto telefonano per le dovute lagnanze ai nostri uffici, malgrado non ne abbiano responsabilità. Il problema nasce dalla divisione delle zone di consegna della posta in due distinte aree, presso cui passano i postini a giorni alternati, turnandone la scadenza di settimana in settimana. In questa maniera la qualsiasi criticità, come ad esempio i “passaggi a vuoto” nei giorni festivi, fanno slittare le consegne in maniera non sostenibile (quindi superiore ad un giorno) per un giornale, tra le cui prerogative c’è senz’altro quello della “freschezza”.
Il nostro Editore ha chiesto urgentemente un incontro al funzionario di Poste referente del servizio relativo all’abbonamento al Risveglio per cercare una soluzione e per mostrare come questi disservizi stiano comportando danni economici importanti alla testata, sia in termini di immagine che di possibile disaffezione al servizio da parte degli abbonati.
Poste, danni a lettori e giornale