«Inchiesta “malacarne”, situazione sotto controllo…», dopo l’Asl To4 interviene anche la Regione a tranquillizzare l’opinione pubblica dopo la vicenda che ha portato sotto inchiesta l’azienda accusata dai Nas di Firenze per la fornitura di carne “non conforme” destinata a mense scolastiche e ospedaliere: Ditta che nel marzo 2017 si era aggiudicata, tra gli altri, l’appalto per la fornitura di carni bianche e uova alla mensa dell’ospedale di Ciriè. L’appalto scadrà nel marzo 2018 ma dal 9 novembre, in via precauzionale, l’Asl To4 come è noto ha immediatamente sospeso gli ordini.
Questi i contenuti, peraltro già noti da qualche giorno agli addetti ai lavori, con cui l’assessore Alberto Valmaggia, per conto dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, ha replicato all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Davide Bono (M5s), che chiedeva di «conoscere le misure previste per evitare che in futuro gli appalti delle Aziende sanitarie regionali siano aggiudicati, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a ditte che incidono sulla salute pubblica senza rispettare le regole in materia di alimentazione».
«Come affermato dal direttore generale dell’Asl To4 – ha detto l’assessore – tutte le derrate sono soggette a costanti controlli che hanno sempre avuto esiti positivi nell’ambito della procedura Haccp, di controllo dei rischi legati all’igiene dell’alimento, il cui responsabile è il direttore sanitario del presidio. Anche l’azienda ospedaliera-universitaria San Luigi, rifornita dalla medesima ditta, ha adottato lo stesso tipo di precauzione dell’Asl To4». L’assessore ha infine ricordato che le aziende sanitarie regionali seguono le disposizioni previste dalle normative comunitarie e nazionali in tema di appalti.
Rassicurazioni che invece non hanno convinto l’esponente pentastellato, che nella vita è anche un medico e che ha amcora replicato alla Giunta a stretto giro di posta: «Mezza tonnellata di carne avariata destinata a scuole e ospedali. E’ quanto è emerso dall’inchiesta “malacarne” (si veda anche http://www.ilrisveglio-online.it/2017/11/09/inchiesta-malacarne-lasl-4-sospende-gli-ordini-di-carni-bianche-e-uova) a cura della procura di Firenze che ha verificato le derrate alimentari la cui gestione e distribuzione è a cura dell’Alessio Carni, l’azienda vincitrice dell’appalto regionale al massimo ribasso. L’assessore, rispondendo alla nostra interrogazione, assicura che l’ASLTO4, in seguito alla suddetta inchiesta, ha precauzionalmente bloccato gli ordini. Tuttavia non fa altro che avvalorare quanto stiamo ribadendo da mesi. Questi sono gli effetti dell’affidamento di appalti al massimo ribasso da parte delle aziende sanitarie. Un sistema malato, le cui conseguenze vengono pagate dai consumatori e in questo caso, probabilmente, anche dai bambini. I fondi sulla sicurezza alimentare non aumentano da anni. Se non si prendono provvedimenti concreti contro l’infausta procedura del massimo ribasso, se non migliorano i controlli e non si aumenta il budget per garantire quantomeno di stare su “standard minimi di sicurezza” continueremo ad imbatterci in situazioni pericolose per la salute pubblica e dannose per i lavoratori».