Aveva rapito una modella inglese, Chloe Ayling, a Milano e poi l’aveva tenuta sequestrata in una baita a Lemie, nelle Valli di Lanzo. Per questo il pm di Milano Paolo Storari ha chiesto la pena di 16 anni e 8 mesi nei confronti di Lucasz Herba, l’autore del sequestro avvenuto tra l’11 il 17 luglio dello scorso anno. Il magistrato ha chiesto ai giudici della Corte d’Assise di riconoscere la “lievità del fatto”, senza la quale il reato sarebbe invece punito con una pena dai 25 ai 30 anni: secondo il pm “il sequestro non è durato tanto e alla fine Herba ha riportato Chloe al consolato del suo Paese”. Nella valutazione anche “disturbo narcisistico della personalità” visto che l’uomo ha millantato di aver lavorato per il Mossad e l’Fbi e di aver compiuto altri sequestri in precedenza, tutti fatti peraltro non reali. Il pm ha comunque anche chiesto l’espulsione dall’Italia a pena espiata.
La ragazza venne liberata dallo stesso Lucasz, definito dagli inquirenti un “mitomane avventuriero” con velleità operative sul deep web; con la complicità del fratello Michal avrebbe anche chiesto al manager e ai familiari della modella un ricatto di oltre 300mila euro.
L’imputato si è difeso riferendo che la modella “era d’accordo”.
11 Giu 2018
Chiesti 16 anni e 8 mesi per il sequestratore della modella inglese