Su internet capi di abbigliamento contraffatti, 8 denunciati dalla Guardia di Finanza di Ivrea
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, hanno consentito di individuare…
I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese hanno effettuato una serie di doviziosi controlli al mercato tenutosi venerdì 21 dicembre a Ciriè al fine di garantire un’argine ai fenomeni della contraffazione. Nel corso del servizio hanno controllato la regolarità dei prodotti posti in vendita dagli esercenti, ponendo particolare attenzione, in vista del Natale, allo smercio di quegli articoli che, non essendo muniti delle informazioni rivolte ai consumatori previste dalla legge, potrebbero rivelarsi pericolosi, soprattutto per i più piccoli.
Le due pattuglie della Tenenza, diretta dal Luogotenente con “Cariche Speciali” Michele Veneziano, hanno individuato il banco di Z.D., cinese di 30 anni, residente a Torino, sorpreso con prodotti posti in vendita in violazione al suddetto Decreto Legislativo
“Spesso, infatti, dietro immagini accattivanti appositamente studiate per suggestionare i bambini – spiegano i finanzieri – si nascondono prodotti privi dei requisiti previsti che possono quindi risultare non sicuri, o addirittura pericolosi, per i consumatori”. Il vademecum per individuare merci sospette ce lo danno le fiamme gialle: “La norma prevede, infatti, che i prodotti o le confezioni dei prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino, chiaramente visibili e leggibili, almeno le indicazioni relative:
In assenza di una o più di tali indicazioni anche la sicurezza del prodotti posti in vendita, chiaramente, non è affatto assicurata.
Una semplice confezione per un regalo natalizio può, infatti, essere stata prodotta con vernici tossiche.
Ognuno degli oggetti rinvenuti dalle “Fiamme Gialle” lanzesi poteva, quindi, potenzialmente rilasciare sostanze pericolose quali ftalati, formaldeide, cloroformio o emettere comunque altre esalazioni pericolose per la salute.
“Visto che si tratta di prodotti appositamente orientati al periodo natalizio, poi, quelli esposti al maggior rischio di entrare in contatto con queste sostanze sono proprio i bambini”, concludono i finanzieri.
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