“Inchiesta tacco 12”: tutti condannati e pene fino a 7 anni di carcere per gli imputati sul giro di prostituzione minorile iche ha coinvolto anche nomi illustri dell’imprenditoria. Sei le persone alla sbarra: la pena maggiore (7 anni) è stata inflitta a Enrico Marchese. Secondo l’indagine della squadra mobile di Torino, coordinata dal pm Dionigi Tibone, questi era l’intermediario che assoldava le ragazzine, che erano spesso ballerine e cubiste in discoteca, e che le presentava ai titolari dei nigh clubs torinesi dove si prostituivano con i clienti, destinando secondo l’accordo con i gestori dei locali una parte dei compensi a quest’ultimi.
6 anni e un mese invece per Angela Tufariello, 5 anni e un mese per Felice Iemmola e 4 anni e mezzo per Franco Russo, titolari di night.
A Ignazio D’Angelo, il driver che portava le ragazze agli incontri con i clienti, un anno e 4 mesi con la condizionale. Condanne anche per i clienti, come Gianluca Mellana, il suo incontro con una ragazza minorenne gli è costato un anno con la condizionale. E nel processo figurava – sempre come cliente del giro di baby squillo – anche l’imprenditore Mario Ginatta, figlio del titolare della Blutech: il giovane rampollo della importante famiglia di industriali era stato condannato con il rito abbreviato a 8 mesi, poi convertiti in 16 mesi di libertà controllata. È andata peggio alla sua guardia del corpo, Vincenzo Lillo, che gli procurava le ragazze, visto che è era già stato condannato nell’udienza preliminare a 1 anno e 8 mesi mentre 4 anni e 8 mesi sono stati inflitti a Michael Palumbo, ex fidanzato di una delle ragazze, per averla fatta prostituire.