Furio Ceciliato al premier: «Non si dimentichi il nostro ruolo sociale e culturale nelle comunità»
L’accorata lettera a Giuseppe Conte del presidente dell’Asso Biglietti a difesa di cartolerie e librerie
Veicolata sui social netwok, l'iniziativa in pochi giorni è stata sostenuta già da circa 80mila persone
«Non so se questo nostro “grido di aiuto” verrà accolto, ma non voglio lasciare nulla di intentato affinché Cartolerie, Cartolibrerie e Librerie non vengano dimenticate dallo Stato in questo momento così difficile», così Furio Ceciliato, imprenditore ciriacese, titolare e fondatore del celebre marchio Gli Originali Origamo e presidente della Associazione Italiana Biglietti Augurali che, nei giorni scorsi, ha scritto un’accorata lettera-appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul drammatico momento vissuto dal settore, reso ancora più precario dall’emergenza coronavirus e dalle chiusure di aziende ed esercizi rientranti nelle liste del decreto.
«Non posso accettare che Cartolerie, Cartolibrerie e Librerie, strumenti che veicolano Cultura e socialità, animando la vita dei paesi e delle aree a ridosso delle scuole e gia ampiamente colpite da Gdo e commercio elettronico non vengano inserite tra le categorie di esercizi più colpite come invece fatto per i nightclub e le sale gioco – spiega l’autore dell’iniziativa che in un paio di giorni è stata sottoscritta da 80mila persone. Sia chiaro – aggiunge – non voglio creare polemiche o “lotte tra settori”, siamo tutti sulla stessa barca nella tempesta, ma sicuramente desidero ribadire il ruolo economico, sociale e culturale che il nostro settore riveste nel tessuto nazionale».
«Non posso accettare che Cartolerie, Cartolibrerie e Librerie, strumenti che veicolano Cultura e socialità, animando la vita dei paesi e delle aree a ridosso delle scuole e gia ampiamente colpite da Gdo e commercio elettronico non vengano inserite tra le categorie di esercizi più colpite come invece fatto per i nightclub e le sale gioco – spiega l’autore dell’iniziativa che in un paio di giorni è stata sottoscritta da 80mila persone. Sia chiaro – aggiunge – non voglio creare polemiche o “lotte tra settori”, siamo tutti sulla stessa barca nella tempesta, ma sicuramente desidero ribadire il ruolo economico, sociale e culturale che il nostro settore riveste nel tessuto nazionale».
Tra i passaggi più sentiti della missiva si legge che il decreto Cura Italia individua categorie come quelle sopra descritte, come anche le scuole di vela, come comparti economici molto danneggiati: «… per questo signor presidente Le chiedo di includere in questo elenco anche il nostro, tutelandolo alla stregua degli altri settori, tra i primi peraltro in questa emergenza ad essere colpiti con la chiusura delle scuole, prima nel Nord Italia e poi nel resto del Paese.», conclude Ceciliato.
La campagna può essere sostenuta e sottoscritta anche attraverso i social network