Redazione
19 Apr 2020
Altra tegola per l'Asl To4 dopo la denuncia sulla promiscuità in pronto soccorso tra pazienti Covid 19 e non
Senza coronavirus, muore nel reparto Covid. Bussone, Uncem: “Gestione post-mortem come con chi è stato contagiato”
Come aveva più volte segnalato il Nursing Up, a Ciriè per i malati Covid e per quelli che non lo sono "c'è lo stesso corridoio"
Dopo la lettera dei dottori che lavorano nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo dove comunicavano ai propri utenti il grave disservizio fornito dall’azienda sanitaria locale circa il completo abbandono dei medici di base presenti in prima linea a combattere il Covid-19 e le accuse dei sindacati per l’esistenza d locali promiscui tra pazienti covid 19 e non, un’altra tegola per lAsl To4.
Si è scoperto non solo che esisterebbero gravi falle nel distanziamento tra malati Covid e non, ma  anche che proprio ieri sarebbe deceduta una persona che non sarebbe stata trattata correttamente nemmeno dopo morta.
Insomma – come aveva più volte segnalato il Nursing Up – a Ciriè per i malati Covid e per quelli che non lo sono “c’è lo stesso corridoio”, e per questo il sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie ora chiede un’inchiesta urgente da parte della Regione e dell’Unità di Crisi sulla situazione del Pronto Soccorso di Ciriè, “nel quale non vi sarebbe una separazione tra i malati Covid e coloro che accedono non Covid, creando così una enorme criticità dal punto di vista sanitario e della sicurezza”.
Una situazione denunciata anche da Marco Bussone, presidente Uncem e concittadino della vittima sopracitata, che abita come Bussone a Vallo Torinese e sul cui decesso svela: “Dall’Asl To 4 servono chiarimenti urgenti – tuona il numero uno dell’associazione nazionale delle Comunità Montane – Non solo l’assurda situazione del pronto soccorso di Ciriè finita anche sul Tg2, ora anche l’ancora più assurda vicenda del defunto (insieme ad altri molto probabilmente) morto all’ospedale di Ciriè per patologie diverse da coronavirus, ma lasciato nello stesso reparto e dunque assimilato nella “gestione” post-mortem a chi è stato contagiato covid. Non ci siamo. Gravissimo. Servono urgenti chiarimenti da parte delle Asl senza bussola. E una correzione immediata di questa disorganizzazione pericolosa”.

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