Un pensionato 70enne stava per essere ucciso soffocato dal fumo sprigionato da un incendio che era divampato nella sua casa. L’uomo, per fortuna, è stato soccorso e salvato dai carabinieri di Lanzo: ricevuto l’allarme dal 112, tutti i presenti in caserma e anche quelli liberi dal servizio, compreso il comandante Giulio Perotti, si sono recati sul posto. Proverbiale è stato l’intervento dei primi militari, che nel giro di pochi minuti hanno raggiunto l’abitazione di Giuseppe A., scavalcando la recinzione e trascinandolo all’esterno, insieme al suo cane. Il pensionato, in stato di choc, è poi stato trasportato dai volontari del 118 all’ospedale di Ciriè con un principio di intossicazione. L’allarme è scattato nella tarda serata di venerdì 8 maggio. La chiamata è arrivata al centralino del 112: «C’è una casa che sta bruciando in via Cafasse, forse c’è qualcuno dentro». In poco tempo nel rustico che si trova lungo la strada provinciale nei pressi della zona del Ponte del Diavolo, sono arrivati quattro militari che erano in caserma. Questi ultimi hanno trovato Giuseppe A. intorpidito, al secondo piano della casa mentre l’incendio – innescato forse perché l’uomo aveva dimenticato delle pentole sui fornelli accesi – stava divorando la cucina. Lo hanno trascinato sul balcone. Le fiamme sono state spente poi dalle squadre dei vigili del fuoco di Lanzo e di Torino che hanno bonificato gli ambienti e controllato che la struttura non avesse subito ulteriori danni. Giuseppe A. dopo essere stato medicato dall’equipé del 118 è finito al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè.
L'uomo, insieme al suo cane, stava per essere ucciso soffocato dal fumo: decisivo l'intervento dei militari di Lanzo
La casa prende fuoco, 70enne salvato dai carabinieri
A causare l'incidente, le pentole rimaste sui fornelli accesi: ora il pensionato si trova al pronto soccorso di Ciriè