Sono stati identificati tutti dai carabinieri di Ciriè i sette ragazzi che, martedì sera, dopo aver mangiato al ristorante cinese-giapponese “Majide” di via San Maurizio, erano scappati senza pagare il conto da 180 euro, lasciando sul tavolo un foglio di blocknotes con su scritto: «La p… di tua mamma, cinesi di m… ci avete portato il Covid». Per questo sono stati denunciati per insolvenza fraudolenta e discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Un episodio di cattivo gusto che ha scatenato il dibattito sui social anche perché il proprietario del locale ha presentato denuncia ai carabinieri di Ciriè. E, in caserma, si sono presentati spontaneamente due dei sei ragazzi fuggiti senza saldare il conto. Da loro gli investigatori sono riusciti a risalire agli altri cinque. Tutti – sono di Ciriè e hanno tra i 15 e i 19 anni – hanno chiesto scusa e hanno saldato il conto ammettendo di essere scappati perché non avevano i soldi per pagare la cena consumata con la formula “All you can eat”, ovvero con una cifra fissa si mangia quanto si vuole. Sul bigliettino che ha scatenato poi le vere polemiche hanno glissato, dicendo che è stata una sciocchezza, ma non volevano offendere nessuno e che è stato “dimenticato” sul tavolo. Ovviamente non hanno detto chi è dei sette che l’ha scritto materialmente. Ora tutti gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Ivrea e a quella dei Minori che dovranno decidere in merito.
Due dei sette ragazzi, che sono tutti residenti in città si sono presentati spontaneamente alla Tenenza di Ciriè, chiedendo scusa e saldando il conto
Identificati i giovani che erano scappati dal ristorante cinese senza pagare: denunciati per odio razziale
Il proprietario del locale di via San Maurizio si era rivolto ai carabinieri visti anche gli insulti scritti su un biglietto e lasciati sul tavolo