Dopo le direttive dell’ultimo Dpcm governativo comunicato nella giornata di domenica 25 ottobre, le scuole superiori, cui è stato chiesto di realizzare in didattica a distanza (dad) il 75% delle lezioni, hanno dovuto riorganizzare in tempi brevissimi l’orario già rivisto a seguito di un documento firmato dal governatore Cirio due soli giorni innanzi.
All’istituto “Fermi-Galilei” di Ciriè, scuola da 1.200 allievi, racconta la dirigente Roberta Bruatto: «Eravamo già sulla strada della dad al 50% dall’inizio dell’anno, facendo alternare le classi un giorno sì e uno no. Per ora ci siamo adeguati in modo veloce: da lunedì abbiamo diviso le classi in modo da farle turnare, una settimana e tre no, in presenza. Dobbiamo andare in delibera di collegio e Consiglio di istituto. Al momento abbiamo diviso in modo che biennio del tecnico, biennio del liceo, triennio del tecnico e del liceo frequentino una settimana a turno».
Intanto, proprio lunedì, con quasi tutta l’utenza a casa, sono arrivati dal Miur due tir di banchi monoposto con le rotelle. «Belli, colorati, occupano poco posto» commenta la dirigente. Peccato per le tempistiche. Rivisto anche l’orario: le classi entrano alle 9 ed escono al più tardi alle 14,20.
I docenti lavorano in dad da casa se hanno le classi a casa, a scuola se gli studenti sono in aula.
«Diversamente – prosegue la professoressa Bruatto – si favoriscono assembramenti di docenti, magari pendolari. E se la logica è anche quella di non influire sui mezzi di trasporto, meglio tenerli a casa».
Anche al “D’Oria” guidato dal professor Mauro Masera turnano in istituto 10 classi a settimana su una rotazione di 4 settimane. «I docenti che hanno gli studenti a casa – afferma – possono svolgere dad senza venire a scuola, fermo restando che tutti possono accedervi: ci siamo attrezzati con dispositivi di connessione. A parte tutto per un di- rigente lasciare a casa le classi è un dolore. Lo dico pur sapendo che dipende dalla contingenza. La didattica in presenza, soprattutto per i nostri indirizzi professionali e tecnici, è fondamentale ».
Nessun cambiamento di orario per gli studenti di Itis e professionali: «Ho riflettuto – prosegue – che fare entrare dopo gli studenti creerebbe disagio alle famiglie facendo restare i ragazzi per strada: i mezzi su gomma hanno orari rigidi e fare entrare le classi alle 9 non alleggerirebbe l’aggravio sui mezzi pubblici». Per quanto riguarda i trasporti i dirigenti scolastici ringraziano l’Agenzia per la Mobilità regionale: «Avevamo richiesto un posticipo di 20 minuti per favorire la turnazione nelle uscite ed evitare assembramenti: ci sono venuti incontro adeguandosi alle nostre esigenze». Hanno collaborato tutte le ditte di trasporto su gomma: quella della Comunità Montana, i pullman della linea Fiano-Varisella e gli autobus che riportano gli studenti a Corio e a Malanghero.
Domani, venerdì 30 ottobre, modalità on line in entrambi gli istituti per l’elezione degli organi collegiali.