Luca Incarnato ex lavoratore SICEA-SMAT ed ex consigliere di Ala di Stura, venerdì 30 ottobre, dalle ore 10,30 alle 16, insieme ad una delegazione di Rifondazione Comunista, ha effettuato un presidio a rotazione con distribuzione volantini informativi e incatenamento di fronte alle sedi delle organizzazioni sindacali CISL-UIL.
«Manifestazione resasi necessaria – commenta Rc Torino – a seguito di mancate risposte dopo la giornata del 14 ottobre (la CGIL ha inviato comunicato di disponibilità alla soluzione del caso). Alla sede CISL non si sono presentati interlocutori. Alla sede UIL la segreteria ha concordato un incontro con data da stabilire sul caso. Ribadiamo che si debba giungere a soluzione positiva per Luca che ha ingiustamente perso il lavoro».
Di seguito alcuni passaggi sul caso.
Le iniziative dell’unico lavoratore a non aver salvato il posto dopo la fusione di Sicea con Smat, sono partite a maggio 2018, tra cui incatenamenti ai cancelli della SMAT e di fronte al palazzo comunale, due scioperi della fame, presidi continui: «Azioni – prosegue Rc – che hanno costretto l’Amministrazione Comunale di Torino ad organizzare con la nostra delegazione i seguenti incontri: il 29 novembre 2018 con l’Assessore al Lavoro Sacco e la SMAT rappresentata dall’amministratore
delegato RANIERI, concluso con esito negativo a fronte di una arrogante e netta chiusura da parte della SMAT. Il 28 gennaio 2019 sempre con l’Assessore Sacco e la rappresentanza sindacale CUB, dove l’assessore ha ribadito l’interessamento a risolvere il caso, ma di non avere ancora soluzioni».
Il 1 aprile 2019 con lo stesso assessore Sacco che convocava le rappresentanze sindacali CGIL-CISL-UIL e CUB per trovare una soluzione. Ma CGIL – CISL – UIL non si presenteranno.
«A fronte di questa assenza, l’assessore Sacco ritieneva difficoltoso risolvere la vicenda.
Riteniamo pertanto che è riconfermata la debolezza dell’Amministrazione Comunale al fine di concludere positivamente il caso, nonostante le parole di impegno della allora futura e adesso Sindaca Appendino. Inoltre l’assenza di CGIL-CISL-UIL, allora firmatari di un accordo sindacale con la precedente Amministrazione comunale per il qualei oggi Luca rimane l’unico rimasto senza lavoro, è il pessimo segnale di disinteresse che non trova giustificazioni», conclude Rc.