Un 31enne, residente a Leinì, è stato fermato ed arrestato dai carabinieri mentre si trovava nel parco pubblico dov’era appena arrivato dopo essere stato «attirato» dai messaggi del fratello maggiore della sua vittima. Gli investigatori hanno trovato sul telefonino dell’operaio video e immagini pedopornografiche di un undicenne. L’uomo era già finito nei guai alcuni anni fa per adescamento di minori e per per questo, secondo gli inquirenti, si muoveva con molta cautela quando cercava di contattare qualche adolescente attraverso Instagram o Whatsapp. Il giorno di Ferragosto una pattuglia dei militari dell’Arma era intervenuta all’interno del parco Grande Torino per cercare di sedare una rissa tra giovani, quasi tutti minorenni, che inveiscono proprio il 31enne: «È un pedofilo, è lui il pedofilo, quello che vuole sempre che gli diamo i nostri numeri di telefono». Tra i ragazzi c’è anche il fratello dell’undicenne che, qualche giorno prima, sarebbe stato contattato e convinto da quella persona a farsi dei filmati e delle fotografie mentre si masturbava, probabilmente con la promessa di ricevere qualche euro proprio al parco. Così i carabinieri portano l’operaio in caserma, dove gli sequestrano il cellulare e iniziano a scorrere i contenuti. Nell’apparecchio le forze dell’ordine trovano una decina di fotografie e diversi filmati dove si vede quello che è ancora una bambino mentre compie atti osceni o mostra le sue parti intime. Il materiale proviene dal telefonino che ha in uso proprio l’undicenne. E così l’uomo finisce in manette.
I carabinieri hanno trovato sul cellulare del 31enne diversi video e fotografie di un bambino mentre compie atti osceni o mostra le parti intime
Adescava ragazzini al parco, pedofilo in manette
L'uomo è stato arrestato mentre si trovava nel parco pubblico dov'era appena arrivato dopo essere stato attirato dagli sms del fratello maggiore della sua vittima