Contagiati raddoppiati in sole 24 ore in Piemonte, passando dai 4611 di ieri ai quasi 8mila di oggi: è peraltro la cifra più alta raggiunta nella regione in due anni di pandemia ed è certamente una delle principali concause alla variabile omicron che stanno portando all’effetto collaterale delle Asl che non riescono a processare nei tempi previsti i tamponi molecolari (al telefono operatori della To4 hanno parlato anche di mancanza di materia prima, cioè i reagenti) costringendo dunque le persone, tra cui molti bimbi, a rivolgersi a quelli cosidetti rapidi, che come è ormai arcinoto hanno mediamente un 35% di possibilità di produrre i cosidetti “falsi negativi”
Sappiamo che per esempio l’Asl To4 – ma naturalmente con l’aggravarsi della situazione determinata dall’alta contagiosità della nuova variante – è ancora indietro su questo versante anche rispetto ai molti casi di sospensione cautelativa o quarantena che hanno già falcidiato nelle settimane appena precedenti il Natale molte classi delle scuole del territorio per le quali non sono state esperite tutte le procedure del protocollo, molecolaris in primis. Il risultato di tale situazione è che anche nel nostro territorio le farmacie in queste ore vengono prese d’assalto per ottenere un tampone sulla cui inaffidabilità in questa fase di neo emergenza anche le istituzioni evidentemente chiudono un occhio.
Un caso di scuola
Una famiglia, i cui due figli frequentano uno degli istituti comprensivi del territorio più colpiti dal contagio con tutto quel che ne consegue a livello di protocollo e difficoltà nel rapporto comunicazione-azione tra Asl e Scuole, a Natale si trova ad affrontare la seguente situazione: uno dei bimbi, in età scolare, si sente male, ha febbre, vomito e mal di testa, per due giorni. A questo punto il medico pediatra, conscio della situazione dei tamponi molecolari off limits, rimanda il nucleo familiare in questione – che nel frattempo si mette in isolamento fiduciario – all’opzione dei tamponi rapidi a lunedì, previa prenotazione in farmacia: genitori e figli si sottopongono al tampone (15 euro cadauno), uno, il bimbo che è stato male i giorni prima, risulta positivo ma tutti gli altri no. Che infatti incassano un’oretta dopo comunicazione e link direttamente dal Ministero per scaricare il nuovo green pass. Ma la sera stessa, anche l’altro figlio si ammala e, dopo 24 ore dal tampone negativo, il piccolo risulta anch’esso positivo.
Genitori ancora negativi invece, ma fino a quando? Nel frattempo ovviamente finscono tutti in quarantena. Le persone in isolamento in Piemonte oggi superano quota 46 mila.