Qussi tre settimane fa, sulla scorta di quanto emerso pubblicamente dal convegno sulla sanità organizzato a Ciriè dal Movimento 5 Stelle il 3 marzo, era stata rilanciata l’annosa questione dei “soli” medici obiettori all’ospedale di Ciriè e delle difficoltà a fruire dell’Ivg: oltre ai vari addetti ai lavori della sanità presenti come relatori all’incontro, la testimonianza portata dagli attivisti di Provincialotta (comitato che con la rete delle Donne ha affrontato la tematica negli ultimi anni) riferiva, nonostante la delibera dell’anno scorso con cui Regione e Asl dichiaravano di aver colmato l’assenza di medici non obiettori e che quindi l’interruzione di gravidanza volontaria ora era possibile anche a Ciriè, del persistere del problema, sconfessando de facto quanto annunciato in merito.
Sulla questione, solo alla fine della settimana scorsa (venerdì 24), l’azienda sanitaria locale ribatteva ai contenuti di cui sopra con la seguente precisazione: «Non vi è alcun intoppo burocratico. È da più di un anno che presso l’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Ciriè si effettua la presa in carico delle donne che richiedono l’interruzione volontaria di gravidanza – riferiva il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia Ciriè, dottor Roberto Bellino – Vi sono, infatti, due medici ginecologi della struttura operativa che non sono obiettori di coscienza». Aggiungeva poi anche il direttore del Dipartimento Materno-Infantile, dottor Fabrizio Bogliatto: «Nel mese di febbraio 2022, al fine di uniformare l’assistenza sanitaria sul territorio dell’Asl To4, il servizio per l’interruzione volontaria di gravidanza dell’Ospedale di Ciriè era stato avviato, in aggiunta ai servizi già presenti presso gli Ospedali di Ivrea e di Chivasso che già garantivano la prestazione all’interno dell’Asl, con l’obiettivo primario di tutela della maternità e della salute della donna».
Risponde così alle autorità sanitarie il Movimento 5 Stelle, dalla cui iniziativa era nata l’ennesima denuncia sul tema: «Ringraziamo il dottor Bellino per la nota di aggiornamento rilasciata. La presenza a Cirié di due medici ginecologi non obiettori è una buona notizia. Occorre notare come sia stata necessaria una serata di approfondimento (anche) su questo argomento per avere aggiornamenti. Dati i pregressi e i dubbi di una intera comunità, l’informazione poteva essere rilasciato ben prima. Nel merito, non è perfettamente chiaro il significato attribuibile alla frase “presa in carico delle donne”, se cioè abbia abbia un significato tecnico, che ovviamente sfugge ai non iniziati, o sia un generico eufemismo. Ricordiamo che il comunicato è diretto alla cittadinanza, non ai professionisti sanitari. In ultimo, avrebbe potuto essere la buona occasione per fornire qualche indicazione numerica sulle Ivg effettivamente operate. Nulla di tutto ciò, e non vi è motivo per cui questi dati debbano rimanere riservati. Continueremo a seguire e mantenere l’attenzione sull’argomento».