Falsi addetti a domicilio per raggirare e derubare le persone, soprattutto anziane. Così dopo i finti ispettori Inps, dell’Enel o del Comune, ecco i falsi ispettori inviati di Coldiretti. Che invece non mandano proprio nessuno. L’allerta è stato lanciato dallo stesso sindacato agricolo, che riferisce che «… nel Torinese si stanno aggirando finti impiegati della più rappresentativa associazione agricola che battono cascine e case sparse per presentarsi ai campanelli cogliendo gli anziani di sorpresa e incalzarli con richieste di verifiche di versamento di quote o contributi». La strategia è sempre la solita ed evidentemente consolidata: riuscire a entrare nelle case degli anziani, in quel momento soli, per fare aprire cassetti e magari riuscire a rimanere soli anche per un attimo e potere così frugare e derubare.
«La tattica di questi delinquenti – denuncia anche il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – si è affinata fino a cercare di sfruttare il rapporto di fiducia tra Coldiretti e i propri soci anziani. Per fortuna tra i nostri uffici e i soci c’è una relazione stretta al punto che ci conosciamo tutti. Ricordiamo che, quando i nostri dipendenti hanno necessità di visitare un socio, prendono appuntamento qualificandosi in modo corretto, sicuro e verificabile».
Ma la destrezza dei truffatori – conclude Coldiretti Torino – nello sfruttare la buona fede delle persone può essere molto raffinata, per questo è meglio diffidare sempre e verificare.
«Gli episodi di cui siamo a conoscenza ci sono stati comunicati da nostri soci anziani che non sono caduti nella trappola e ci hanno subito chiamati. Ad ogni caso sospetto, anche con i truffatori sulla porta, l’invito è di chiamare i nostri uffici di zona prima di aprire porte o cancelli per riferire tutto ai nostri funzionari per poi, naturalmente, chiamare il 112 per allertare le forze dell’ordine. In ogni caso, i nostri uffici di zona sono a disposizione per assistere i soci anziani nello sporgere denuncia».