Lo scuolabus passerà vicino alla casa dei quattro minori che non andavano a scuola
Individuata una sosta più consona che evita la lunga strada senza marciapiedi che dovevano percorrere
Lo scuolabus passerà vicino alla casa dei quattro minori che non andavano a scuola
La mamma dei piccoli: «Ringrazio il sindaco e chi si è interessato, ritornare in classe è la loro unica speranza per una vita migliore»

Lo scuolabus passerà a pochi metri dall’abitazione dei bambini e non sarà più necessario compiere il tragitto lungo e pericoloso che li aveva costretti fino ad oggi a non andare a scuola. Il caso dei quattro minori i cui familiari (che non possono accompagnarli) si sono esposti per ottenere una fermata del pulmino in sicurezza è stato infatti celermente risolto. Del resto il sindaco, non appena conosciuta la situazione, si è subito attivato per trovare una soluzione alla vicenda, che poi è consistita nell’individuare nel tracciato originale del percorso una sosta decisamente più vicina alla abitazione di questa famiglia in difficoltà, situata tra campagna e aree industriali al confine con Volpiano.

Sull’empasse, ora superata,  avrebbe  pesato anche una questione di cattiva comunicazione tra gli uffci presso cui la mamma dei piccoli aveva effettuato l’iscrizione alla scuola e la stessa famiglia, cui non sarebbe stato comunicato già in quell’occasione la possibilità del prelievo dei ragazzi in altra e più consona fermata. In ogni caso tutto è bene quel che finisce bene: «Ora finalmente i mie figli potranno andare a scuola senza il rischio di essere investiti in quella strada buia e senza marciapiedi – dice la mamma – un rischio che avrei corso anche io se avessi potuto accompagnarli: ringrazio il Comune e anche il Risveglio che ci ha ascoltati».

«Ora con la fermata più vicina – continua la donna -chiederò all’avvocato di presentare, un’istanza per modificare i miei orari di libera uscita (la donna è agli uffici domiciliari, ndr) per poterli portare all’entrata e all’uscita personalmente fino a quando non avrò scontato tutta la pena. Le colpe dei genitori non devono ricadere sui figli e noi abbiamo capito che l’unico modo per garantire loro una vita migliore è quella di mandarli a  scuola e da parte nostra quella di trovare lavoro onesato (come fa già il marito)  e di fare parte più serenamente della comunità in cui risiediamo».

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