Subito scintille nella seconda edizione di “Caselle promuove salute”, il ciclo di incontri gratuiti di sensibilizzazione per la cittadinanza a tema sanitario organizzato dal Comune.
Al centro della conferenza di giovedì 5 dal titolo “Prevenire è meglio che curare”, il mondo dei vaccini, in una Sala Fratelli Cervi decisamente più affollata degli appuntamenti della scorsa primavera. Vaiolo, malaria, morbillo, varicella, parotite, pertosse e tetano sono alcune tra le malattie che non producono più effetti gravi o letali in Italia e nel mondo sviluppato grazie all’azione dei vaccini, e nella sua esposizione dettagliata lo ha evidenziato l’infettivologo dell’Asl To4 Piergiorgio Bertucci, ma quando il discorso è caduto sui più recenti ritrovati contro il Covid si sono sollevate le accese obiezioni del medico di famiglia borgarese Giuseppe Delicati, protagonista delle cronache – anche giudiziarie – per le sue battaglie contro la campagna vaccinale, e di una quindicina di altri presenti. Nei loro interventi hanno squadernato il consolidato campionario di tesi della galassia no vax: che i vaccini anti-Covid contengano particelle di Dna e grafene, che provochino mutazioni geniche, vasculiti e miocarditi fino a quella che Bertucci ha bollato come la «madre di tutte le bufale», ossia che i vaccini causino l’autismo.
I toni si sono rapidamente surriscaldati, tra accuse dei contestatori di non concedere il contradditorio e la replica di Bertucci e del primario di cardiologia di Ciriè e Lanzo Gaetano Senatore – indispettito al punto di minacciare un paio di volte di andarsene – di non accettare provocazioni ma solo domande in buona fede. Bertucci, per nulla intimorito, smontava le tesi avverse con i dati contenuti nei rapporti delle autorità sanitarie nazionali e internazionali e un po’ alla volta la protesta si spegneva, finché il fronte dei contestatori guidato da Delicati non decideva di abbandonare la sala qualche minuto prima della conclusione.