I timori ci sono, certo. Ovvero quelli che il ponte di Villanova sulla Stura resti chiuso un bel po’. Non solo al traffico pesante, ma anche a quello normale. Ovvero a migliaia di utenti della strada che, da un mese, sono costretti a raggiungere Lanzo o Robassomero per arrivare ai paesi dell’Oltre Stura o per immettersi sulla direttissima della Mandria. Perché, come non nasconde il vice sindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, che ha anche la delega ai Lavori Pubblici: «Le tempistiche non sono certe perché, dopo tutte le verifiche statiche e idrogeologiche, sarà necessario capire se il ponte di Villanova necessta di lavori di messa in sicurezza».
«Siamo pienamente consapevoli del disagio che siamo costretti a patire tutti – spiega il sindaco di Villanova Roberto Ferrero che ha partecipato ai sopralluoghi che si sono effettuati sull’attraversamento dopo l’ultima piena che in zona ha anche danneggiato l’ambiente intorno al corso d’acqua – ma bisogna attendere i risultati dei rilievi tecnici per capire quali saranno le tempistiche della riapertura».
(Il servizio completo nel giornale in edicola domani, giovedì 22 maggio)