Da una scommessa tra amici, benché nata da competenza e passione specifiche ad un premio nazionale prestigioso. Dalle fiere del territorio da cui è nato il prodotto in questione al palco milanese dei rinomati “Amaro Awards 2025”, dove l’Amaro Piemontese Pusa si è aggiudicato il prestigioso premio “Best Amaro di Montagna” , il tutto nell’ambito della IV edizione di Mixology Experience, evento di riferimento per il mondo della mixology italiana, ospitato quest’anno all’interno della fiera Tuttofood Milano del capoluogo meneghino. Il Pusa è un liquore “made in Ciriacese” e utilizza erbe alpine delle Valli di Lanzo; a crearlo sono stati tre “ragazzi” tutti originari di Grosso Canavese con attività a Ciriè e nel Ciriacese: sono Alan Lonardi e Fulvio Paiola, già apprezzarti professionisti del mondo della ristorazione e Davide Gallini, grafico pubblicitario ed esperto di comunicazione che lavora per importanti brand: «Dalla nostra amicizia e dalle nostre precipue competenze è nata questa avvetura – ci spiega quest’ultimo – che ci tengo a sottolineare è realizzata nel e per il territorio: dall’aromatiere alla logistica, alle ditte per packaging e imballaggi: è tutto “made” nel nostro territorio».
Il riconoscimento ricevuto è frutto di una rigorosa selezione da parte di una giuria di esperti del settore che, con metodologia “blind test”, ha va-lutato i migliori prodotti Made in Italy nel panorama degli amari, delle grappe e dei vermouth. «A fianco del nostro amaro, sono stati premiati grandi nomi del settore, confermando l’eccellenza della nostra proposta montana », continua Gallini. L’amaro di montagna in questione nasce da una ricetta saldamente legata alla tradizione erboristica piemontese, sebbene reinterpretata dai “nostri” in chiave contemporanea.
«È infatti anche e soprattutto un omaggio al nostro territorio, una “spinta” (pusa in piemontese), alla purezza delle sue erbe spontanee e alla cultura della lentezza. Il premio in un contesto così autorevole rappresenta per noi orgoglio ma anche una conferma del valore che vogliamo continuare a trasmettere in ogni bottiglia». Mixology Experience ha ospitato oltre 150 espositori e più di 3.000 buyer italiani e internazionali.