Un cane anziano, cotto dal calore, con profonde lesioni al collo e la parte inferiore delle zampe ustionate: non ce la faceva più ma il suo padrone continuava a tirarlo o meglio a trascinarlo, sotto il sole cocente di questi giorni torridi, «per portarlo in passeggiata», in pieno pomeriggio, sull’asfalto bollente.
A salvarlo, ieri a Venaria Reale, intorno alle 16,15, nei pressi del centralissimo viale Buridani, è stata l’empatia delle persone: dall’equipaggio del 118 che passando e veduta la scena nonché riconoscendo che l’animale stava male lo ha idratato e protetto con una coperta termica, alla signora che assistendo al tutto è scesa da casa ed ha chiamato i carabinieri a, infine, gli stessi militari che non solo sono intervenuti ma che hanno anche aspettato, con pazienza e disponibilità, l’arrivo alcune ore dopo degli operatori dell’Enpa, cui è stato affidato il cagnone ora posto sotto sequestro.
«Una vicenda che al di là della sofferenza che ha patito questo povero labrador – racconta Lores Fronzino, la donna che ha chiamato i carabinieri e che ha poi esteso la denuncia per maltrattamenti con un’altra signora testimone del fatto, – ci riconcilia un po’ con il senso di empatia e sensibilità che troppo spesso manca. Mi ha fatto grande piacere vedere come si sono comportati 118 e Arma dei carabinieri. Una parola sulla persona cui è stato sequestrato l’animale: probabilmente non era in grado di capire che così facendo stava ammazzandolo ma quando si adotta – o si dà in adozione – un animale occorre esserne all’altezza».
Alla fine tutto è bene quel che finisce bene… Stavolta per il cane