Rafforzata negli ultimi mesi la collaborazione tra il personale del Nucleo Carabinieri Forestale, il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Torino e le guardie Venatorie della Vigilanza Ambientale LAC nell’ambito dei servizi ia tutela dell’ambiente e della fauna selvatica nelal nostra regione.
In un episodio i forestali del Pinerolese hanno accertato accertato l’abbattimento di un esemplare femmina di cinghiale (Sus scrofa), nonostante il divieto venatorio, con arma e munizionamento non consentito. In un altro caso, invece, rinvenivano su terreno ad uso agricolo, diversi strumenti vietati per la caccia come lacci “a strozzo” in metallo e gabbie trappole per la cattura di piccoli selvatici, non autorizzate ed in violazione a quanto sancito dalla Legge nazionale, nonché da Convenzioni internazionali. Tutto materiale sequestrato penalmente e che andrà a costituire materiale di prova.
«E’ importante segnalare come l’utilizzo di mezzi non consentiti o non debitamente autorizzati, come lacci, tagliole e gabbie di cattura sia particolarmente lesivo per la fauna selvatica in quanto arrecano gravi sofferenze all’animale prima della morte – spiegano in. una nota i Forestali -senza considerare che, non essendo sistemi di cattura selettivi, possono causare catture di specie domestiche o esemplari selvatici protetti o particolarmente protetti, con evidente riduzione di biodiversità».
Ad entrambi i contravventori è stato contestato il reato reato contravvenzionale sanzionato con l’ammenda fino a 1.549 euro.