Piccolo colpo di scena durante la riunione del Consiglio comunale di Mathi. Sul tavolo del “parlamentino”, riunito nella tarda serata di mercoledì 30 luglio, la delibera dei gruppi di opposizione per “inibire l’utilizzo di Casa Chantal per impieghi diversi dalla sua destinazione d’uso”. L’approvazione era stata richiesta a gran voce anche dal comitato “Casa Chantal rsa” per mantenere l’edificio di via Martiri della Libertà a casa di riposo, contro il progetto di Sanitalia, proprietaria della struttura, di destinarla a centro per richiedenti asilo.
La delibera è stata prima bloccata a causa di alcuni aspetti di illegittimità giuridica e poi su proposta del sindaco Vittorio Rocchietti emendata dagli elementi contestati ed approvata all’unanimità dall’aula. «Con questo atto comunichiamo al Prefetto di Torino la volontà condivisa dal Consiglio e già espressa con altri atti tecnici di mantenere la destinazione d’uso originaria di Casa Chantal», ha commentato il primo cittadino.
«È un atto che arriva tardi – ha ribattuto Maurizio Fariello, ex sindaco e capogruppo di “Nuove Idee in Comune – andava approvato quattro mesi fa, avrebbe evitato polemiche in paese e forse aperto strade o trattative diverse». In questi mesi a Mathi il clima si è fatto incandescente, con accuse tra maggioranza e minoranza e proteste da parte della popolazione. Intanto l’arrivo dei richiedenti asilo sembra sempre più imminente: una parte di Casa Chantal dovrebbe diventare un centro di prima accoglienza per 75 migranti.