Ponte di Villanova, la riapertura slitta a fine settembre
L'annuncio della Città Metropolitana: «Bisogna tenere conto delle ferie delle ditte impegnate sul cantiere»
Ponte di Villanova, la riapertura slitta a fine settembre
Confermata la spesa di un milione e mezzo di euro per mettere in sicurezza l'infrastruttura, ormai chiusa da metà aprile
Il ponte di Villanova lungo la Sp724 non riaprirà prima di fine settembre. L’attraversamento sul torrente Stura era stato fortemente danneggiato durante l’alluvione del 16 e 17 aprile, con il dissesto della soglia di protezione delle fondazioni, l’asportazione della parte centrale e lo scalzamento delle pile: i sopralluoghi tecnici di Città Metropolitana di Torino avevano confermato la necessità di tenere il ponte chiuso al traffico, in attesa della definizione degli interventi necessari alla riapertura.

Proprio in queste ultime ore, la Regione ha comunicato un contributo di 2 milioni di euro destinati tra l’altro ad interventi a Villanova Canavese per il ripristino delle condizioni di sicurezza e di transitabilità del ponte operando in sinergia con il Dipartimento della Protezione Civile, gli Enti gestori e le Amministrazioni locali. Intanto, la Città metropolitana di Torino, come era stato annunciato al sindaco Roberto Ferrero durante il sopralluogo del 30 giugno, ha affidato per 100mila euro l’incarico di progettazione del sistema di monitoraggio in continuo alla società Sacertis per consentire di valutare le modalità di riapertura ed anche l’incarico relativo alle indagini geognostiche alla Società Citemme, per progettare e dimensionare correttamente l’intervento di consolidamento mediante realizzazione di fondazioni profonde delle pile. Si conferma una spesa stimata in 1 milione e 250mila euro. È stato anche assegnato l’incarico ingegneristico alla società Sintecna per la progettazione dell’intervento di consolidamento. «Abbiamo completato la realizzazione della pista in alveo dopo aver ottenuto le autorizzazione da AIPo e dall’ente Parchi Reali. La pista ha già consentito il transito dei mezzi per i sondaggi e consentirà alle imprese – dopo la loro riapertura dalla pausa estiva – il transito per l’installazione dell’impianto di monitoraggio al di sotto dell’impalcato. Resta ancora da realizzare la scarifica (o incisione) di parte delle pile del ponte», spiega il vicesindaco di Città metropolitana, Jacopo Suppo

Sono stati effettuati i preparativi di scavi elettrici e le necessarie predisposizioni per il monitoraggio, ma resta ancora sospesa l’autorizzazione di Enac che consentirà di effettuare voli aerofotogrammetrici con droni, per valutare l’asta fluviale dal ponte di Robassomero al ponte di Villanova, «indispensabile per verificare l’evoluzione delle modifiche e la regressione del corso d’acqua negli ultimi anni», aggiunge Suppo. Gli uffici della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana stanno intanto lavorando agli studi per il risanamento provvisorio della soglia dissestata «per un ripristino definitivo della funzionalità della soglia occorreranno almeno 2 milioni e 500mila euro», aggiunge Suppo.

Suppo ha informato il sindaco di Villanova delle tempistiche previste per la riapertura al traffico leggero non prima di fine settembre, tenendo conto delle ferie di agosto delle ditte impegnate sul cantiere: un tempo necessario a consentire gli interventi che potranno restituire alla comunità un’infrastruttura sicura. «Nel prendere atto delle tempistiche necessarie in questa fase estiva, l’Amministrazione comunale ringrazia Città Metropolitana di Torino e tutti i soggetti coinvolti per il lavoro già svolto in questi mesi, finalizzato al difficile ripristino in sicurezza del ponte. Siamo consapevoli dei disagi che questa chiusura sta comportando per i cittadini, residenti e attività produttive e aspettiamo appena possibile il ritorno a una parziale normalità», conclude Roberto Ferrero.

 

A
A
A
ULTIME NOTIZIE