Con il grande complesso dell’ex Lanificio Bona alla sua estremità ovest e il centro direzionale della Filmar al confine est, si può dire che la storia di Caselle si sia letteralmente a doppio filo con quella del settore tessile. Dedicare un museo agli splendori di un’attività produttiva che ha rappresentato il progresso della città e del territorio era un’idea che in molto hanno avuto negli ultimi decenni, ma affinché diventasse realtà ci è voluta la fantasia e la determinazione di un capitano d’industria che tutti conoscono: Filiberto Martinetto. È grazie ai contatti che ha allacciato con l’Amministrazione comunale che da lunedì tutti possono visitare una vera e propria “bombonera”: il Museo del Tessile, ricavato in quella che è stata la palestra della ex scuola primaria “Collodi”. Un ambiente piccolo ma in cui tanti reperti storici sono organizzati con gusto e precisione millimetrica: i telai di diverse epoche convivono armonicamente con riproduzioni di quadri di ambientazione tessile; kimoni riccamente decorati con avveniristiche tute spaziali. Martinetto ha inoltre riversato nel nuovo Museo il suo gusto per i presepi, esponendo la sua personale rappresentazione della natività, e anche la ricaduta sociale dell’impresa fondata negli anni 60 (ora controllata dai francesi di Maison Neyret) con uno spazio occupato dalle coppe e dalle targhe dell’associazione sportiva Filmar.
L’inaugurazione ufficiale, con tanto di taglio del nastro da parte del sindaco Giuseppe Marsaglia, è avvenuta nella tarda mattinata di lunedì, festa dell’Immacolata Concezione. «È un giorno importantissimo – ha dichiarato Marsaglia – Questo è il primo tassello, il più importante, di un’idea che abbiamo di rendere Caselle un centro che abbia dei musei per attirare gente. Grazie a Filiberto Martinetto, che è stato lungimirante, siamo riusciti a mettere in piedi un museo che è proprio la storia di Caselle». In mezzo alla folla che ha voluto visitare in anteprima il nuovo Museo si è anche aggirata una presenza non umana: un piccolo robot in grado di simulare alla perfezione i movimenti di un cane, e infatti fissato con stupore e diffidenza dai quadrupedi al guinzaglio dei padroni. «Io vorrei legare il passato al futuro – ha spiegato Martinetto – Ecco perché ho voluto portare qualcosa che non ha niente a che vedere con il tessile, ma è il futuro dei nostri giovani: l’intelligenza artificiale».

Il Comune ha pubblicato gli orari di visita del Museo del Tessile, che oggi, giovedì 11, sarà aperto dalle 10,30 alle 12,30; da venerdì 12 a lunedì 22, da sabato 27 a martedì 6 gennaio anche dalle 15 alle 18; martedì 23 e mercoledì 24 solo al mattino; nelle giornate di Natale e Santo Stefano solo al pomeriggio.


