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LA LETTERA. Delusi i residenti della petizione contro l’Area Benessere
«Lo vogliamo capire che i prati sono la nostra foresta amazzonica?»
A chiosa della vicenda che ha visto contrapporsi un gruppo di cittadini residenti in via Monte Angiolino col Comune su alcuni aspetti ecologici e di vivibilità

La struttura è meta quotidiana di skater e cestisti
Riceviamo e pubblichiamo, anche a chiosa della vicenda che ha visto contrapporsi un gruppo di cittadini residenti nell'area in questione con la Amministrazione comunale su alcuni aspetti ecologici e di vivibilità che sarebbero stati compremessi dalla riqualificazione dell'area da parte del Comune nel realizzare la nuova piastra giochi della cosidetta "Area Benessere" di via Monte Angiolino.
«E se fosse l’assenza di comunicazione a creare i più gravi problemi con cui, ogni giorno, ci tocca fare i conti? Certo, il comunicare presuppone non solo l’intenzionalità dell’ascolto ma, anche, la pratica della dialettica. Senza dialettica il mondo si paralizzerebbe nello stallo o esploderebbe nel conflitto. Non attivando questo procedere virtuoso, il vizio di fondo prenderebbe il sopravvento. È così che, in una cittadina a misura d’uomo, come potrebbe essere Ciriè, dalla sera al mattino è ‘sbocciato’ un parcheggio su quello che era un prato. È così che si è cementificato un secondo prato con un progetto: area skateboard, confinante, tra l’altro, con un sito inquinato!
La popolazione della zona ha fatto i conti con una progettazione imposta dall’Amministrazione, con il supporto di uffici tecnici a cui poco importava, si direbbe, il consumo del suolo naturale. Il paradosso sta proprio nella priorità: è benessere cementificare? Non proteggere l’ambiente? È benessere lo sfrecciare continuo di automobili nella strada chiusa di un piccolo isolato come in via Monte Angiolino? Quale ottusa politica non coglie che l’equilibrio di un luogo è legato ad un insieme di fattori che vanno interrogati e poi coniugati? Oggi, la politica non può più ignorare le leggi di un ecosistema.
Si tengono summit mondiali sul clima, sugli equilibri delicati che governano la Terra. La nostra foresta amazzonica è il piccolo prato vicino casa, il nostro polmone verde è quell’area in cui si può ancora giocare a piedi nudi, possono volare le farfalle, fare il nido gli uccelli, cantare i grilli… Non sono queste le aree da penalizzare! Se chi amministra riduce il benessere alla funzionalità di una palestra a cielo aperto, imposta senza dialogo ai cittadini, ancora si… mi sento tradito. Tradito da una politica sorda alle tematiche ormai dibattute ovunque. Scoppiano le guerre ‘perché due diplomazie non si sono capite’ sostiene Robert Mcnamara ex segretario alla difesa degli Stati Uniti d’America sul Vietnam. Scoppiano rivolte per errori di comunicazione, la Tav è un esempio.
Non è benessere vero se, per facilitare alcuni, si penalizzano i molti altri. Per chi ha una visione più ampia, uno sguardo volto al futuro, si tratta di sostenere quello che intuì la genialità di Galileo Galilei “Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza disturbare una stella”. Ebbene, con l’area benessere di via Monte Angiolino, credo sia stata turbata un’intera costellazione» .
(Sergio Bertolotti*)
*Membro del comitato spontaneo sorto per dissentire sulla struttura comunale