Difendere il piccolo commercio. Questo l’obiettivo della Lega Nord che lunedì sera, in Consiglio comunale, ha presentato un ordine del giorno su questo tema. I rappresentanti del Carroccio – Alessandro Benvenuto, Gianni Baietto, Alessandro Gianasso e Gianpaolo Cerrini – hanno bacchettato i recenti provvedimenti del Governo: «Liberalizzare gli orari – afferma Alessandro Benvenuto, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega Nord – non persegue l’obiettivo richiesto dalla Banca Centrale Europea di promuovere parità di condizioni, ma va esattamente nella direzione opposta. Per adempiere alla richiesta si sarebbe più logicamente dovuti andare a rimuovere le difficoltà che attanagliano i piccoli esercizi commerciali. Cito, ad esempio, la concorrenza sleale dei prodotti importati dalla Cina o altri paesi emergenti oppure i vantaggi di cui gode la grande distribuzione rispetto ai negozi di vicinato, come i costi di approvvigionamento di scala o le turnazioni dei dipendenti, impossibili nelle conduzioni singole o familiari».
Per il Carroccio credere che il prolungamento degli orari possa agevolare i consumi e contribuire a rilanciare l’economia è considerata «una ingenuità bella e buona. La capacità di spesa non sarà mai proporzionale ai tempi della spesa, a maggior ragione in un momento di crisi e di recessione come questo». Ma il Consiglio, su proposta di Borgese (Pd), Picatti (Udc) e De Candia (gruppo misto), ha deciso di stroncare sul nascere l’argomento, bocciando l’ordine del giorno leghista. Sul tema è intervenuto l’assessore al Commercio, Umberto Demarchi, che ha spiegato: «Quest’ordine del giorno sarebbe stato meglio portarlo nella commissione Lavoro e Commercio per una più ampia discussione. La nostra città fa parte del tavolo del commercio provinciale che, nelle scorse settimane, ha chiesto un incontro al governatore della Regione, Roberto Cota, per capire come muoversi sulla grande e sulla piccola distribuzione. Ad oggi questo incontro non è stato ancora fissato, l’auspicio è che quanto prima venga convocato affinché si possa entrare nel merito di questa vicenda».
05 Mar 2012
Liberalizzazioni, la Lega critica il provvedimento