Hanno superato quota cento, al momento, le firme per sostenere il referendum che si pone come obiettivo la parziale rivisitazione della legge Merlin. Quella sulle case chiuse, per intenderci. L’obiettivo è quello di arrivare, a fine mese, a 500mila adesioni: «Un risultato che non sarà semplice centrare – spiega Diego Maria Bili – nonostante ci sia la possibilità di firmare in tutti i Comuni d’Italia. Il problema è che questo quesito è saltato fuori proprio nel bel mezzo dell’estate. E tra vacanze, e la poco pubblicità che è stata data al referendum, se ne parla poco. In ogni caso andiamo avanti per la nostra strada. E se anche non raggiungeremo quella soglia, ma otterremo comunque un buon risultato, come questi primi giorni lasciano presagire, allora anche la politica dovrà seriamente occuparsi di questa situazione». Il referendum nasce dal primo cittadino di Mogliano Veneto, Giovanni Azzolini, attorno al quale si è costituito un comitato promotore. Cui anche Bili è stato invitato a partecipare.
(Il servizio completo sul giornale in edicola giovedì 5 settembre)
Lombardore, già un centinaio le firme a sostegno del referendum per riaprire le case chiuse