Lunedì 20, in Corte D’Assise, è iniziato il processo a Nino Diglio, 45 anni, accusato di concorso nell’omicidio di Ezio Mollo (nella fgoto la scena del delitto), il ginecologo di Venaria ucciso a colpi di pistola la sera del 25 febbraio 2008 da Maurizio Marcianò (condannato a 30 anni con rito abbreviato, ndr), ex soldato della ’Ndrangheta reggina, perché quest’ultimo era venuto a conoscenza della relazione tra la moglie e il professionista venariese.
Diglio è accusato dal pm Livia Locci di aver aiutato Marcianò nell’organizzazione del delitto. Un delitto di gelosia, appunto. L’inchiesta, sebbene incidentalmente ed in relazione al profilo dei protagonisti della vicenda, ha inoltre fatto emergere scenari inquietanti sullo sfondo di una Venaria ancora caratterizzata da ampie sacche di malavita organizzata e dalle loro dinamiche perniciose.
(Il servizio completo sul giornale in edicola giovedì 23 gennaio)