Come denuncia Legambiente, siamo solo alla fine di gennaio ma la situazione dell’inquinamento atmosferico del 2015 appare già fuori controllo. Ad Asti, Torino e Alessandria, dall’inizio dell’anno ad oggi, si è registrato un giorno su due un superamento della soglia massima giornaliera consentita per il PM10.
Questi dati confermano quelli dell’anno passato, che rilevavano come il 50% delle centraline piemontesi avesse superato i limiti di legge.
Nel 2014 Alessandria e Torino sono state tra le 5 peggiori città italiane per numero di sforamenti di PM10, rispettivamente con 86 e 77 giorni oltre i limiti. Ma nemmeno Asti e Vercelli sono andate bene: 66 superamenti la prima e 60 la seconda, a fronte dei 35 giorni consentiti per legge.
“Sappiamo che la conformazione geografica del Piemonte è un fattore penalizzante, ma proprio per questo servono sforzi maggiori -commenta un comunicato di SeL- Purtroppo, nonostante alcuni timidi miglioramenti, le nostre sono ancora Smog City ben lungi dal diventare “smart”. È compito nostro, della politica, accelerare verso quell’obiettivo e proporre soluzioni concrete, che vadano nella direzione dell’abbandono o della drastica riduzione dell’uso delle auto. Servono limitazioni per i veicoli più inquinanti, zone 30 e progetti di moderazione del traffico, la promozione e l’estensione di nuove aree a traffico limitato, l’introduzione di un’ecotassa turistica sui pullman, il finanziamento dei Biciplan esistenti e la creazione di un masterplan regionale dei Biciplan.
Lo scorso anno abbiamo chiesto la revisione integrale del Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria, ora speriamo che questo auspicio diventi realtà”.
02 Feb 2015
Ne abbiamo pieni i… polmoni