Si sono vissute ore di apprensione alla scuola materna ed elementare «Pertini ». Quarantasei bambini hanno infatti accusato malesseri, dovuti a cause ancora da accertare, e nel pomeriggio, sono usciti anticipatamente dall’istituto, ricorrendo alle cure dei pediatri di Mappano o, tre di loro, a quelle del pronto soccorso di Ciriè.
La notizia ha fatto rapidamente il giro dei social network provocando un allarmismo che le autorità scolastiche e amministrative hanno cercato immediatamente di contenere. Lunedì alle 18 si è tenuta una riunione con i rappresentanti di classe convocata dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Lucrezia Russo, a cui hanno partecipato il presidente del Cim Valter Campioni e i sindaci di Caselle e Borgaro, Luca Baracco e Claudio Gambino. Infatti la scuola insiste sul territorio casellese, ma il centro di cottura è posto nella parte borgarese della frazione.
La palla ora è passata all’Asl, che ha prelevato campioni di cibo serviti alla mensa scolastica per capire se all’origine dei malori ci sia il consumo di alimenti avariati. Responsabile della refezione è la ditta Camst in forza di una convenzione che scadrà nel 2017. L’altra ipotesi presa in considerazione è l’azione di un virus intestinale. Nulla di certo, fino a quando l’Asl non emetterà il suo responso, incrociando i dati di laboratorio con le risposte ai questionari distribuiti a 550 famiglie sui sintomi accusati dagli alunni. «Il Cim – dichiara Campioni – ha richiesto alla Camst il menù del giorno precedente e le procedure adottate. La Camst rispondeva che aveva registrato le temperature di cottura e la spedizione secondo i normali standard produttivi e preparato i pasti seguendo la normale prassi igienica. Nessuno era preparato a un’emergenza del genere, ma ci siamo mossi rapidamente». Aggiunge Baracco: «Sono state attivate correttamente tutte le procedure previste in questi ca- si. Non si banalizza e non si minimizza nulla. Attendiamo i risultati prima di muoverci». «Ci sono accertamenti in corso – dice la dirigente scolastica è giusto che emerga la verità».