È canavesano e si chiama Massimo Data: è – assicura “l’inventore “del primo monopattino (almeno in Italia) funzionante a pannelli fotovoltaici: «Il prototipo che ho realizzato – ci dice – consente una ricarica solare per un’autonomia di 130 km a una velocità max 36 km/h, ovviamente tarabili ai 25 consentiti dalla legge».
Massimo ha 50 anni e fa il custode in una grossa azienda canavesana ma nel tempo libero si cimenta, e con una certa soddisfazione evidentemente, ad inventare marchingegni utili e soprattutto ecologici, come quello che un paio d’anni fa ha realizzato per attrezzare e rendere quasi del tutto energeticamente autonomo il suo camper, sempre attraverso il sole, ma quella è un’altra storia: «Già, intanto sono andato in Puglia con 100 euro di gasolio… Ad ogni modo non intendo brevettarli, mi costerebbe troppo e per me è sostanzialmente un hobby ma magari dare uno spunto a qualche azienda produttrice, perchè no…?»
Ecologia e utilità, dicevamo: sono i binari su cui Massimo focalizza la sua vena, e competenza tecnica, creativa: «Ho pensato a realizzare questo sistema quando, dopo aver comprato un monopattino, mi sono resco conto delle limitazioni delle passeggiate a causa della scarsa tenuta delle batterie: per progettarlo e realizzarlo ci ho messo qualche mese e vi assicuro funziona. Da Valperga a Mappano senza alcun problema grazie all’energia solare e nient’altro. Solo, al ritorno, sulla salita di Lombardore ho utilizzato un po’ di batteria perché era andato via il sole. Caspita se funziona, fin troppo. Va infatti tarato per limitarne la velocità».