L’autunno porta, come da tradizione, la festa di San Martino e le sue fieri dedicate, dalle Valli di Lanzo al Ciriacese. A Viù spazio all’allegria, alla condivisione tra Comuni vicini e agli antichi riti legati alla montagna.
La festa domenica a Viù arricchisce il percorso della Viuleta, declinandolo anche sulla musica strumentale e valorizzando per l’appunto gli strumenti tipici delle realtà alpine: viole e violini, corni, fiati e fisarmoniche – sottolinea il sindaco, Daniela Majrano. Gli organizzatori auspicano naturalmente di poter contare su un pubblico festoso e partecipe, che rappresenta evidentemente l’ingrediente principe dell’evento».
Il 13 novembre alle 10 ci sarà la commemorazione dei caduti in piazza Vittorio Veneto, al monumento a cura del Gruppo alpini. Alle 10,30 in chiesa la celebrazione religiosa con la venerazione della statua del Santo sul Sagrato. Durante la giornata ci sarà la mostra mercato di San Martino dedicata ai prodotti tipici e all’artigianato. Verranno anche distribuiti caldarroste e vin brulé a cura del gruppo alpini e le frittelle di mele a cura della Proloco.
Intanto durante la giornata si esibiranno gruppi musicali spontanei provenienti dalla Valle d’Aosta, Valli di Lanzo, Cuneese, Savoia e Trentino. Ma la festa inizierà già venerdì 11 novembre con la gara a tarocchi alla baraonda a partire dalle 17. Sabato 12 novembre alle 21 ci sarà al polivalente lo spettacolo del gruppo folk di Viù e Li Magnà. «Sì rinnova per San Martino la formula dello scorso anno: gruppi musicali spontanei provenienti dall’Italia e dall’estero, collaborazione con le pro loco della Valle, gastronomia, specialità locali, ristoranti in rete per un pranzo a base di prodotti tipici. Ci auguriamo – anticipa il sindaco Daniela Majrano – che la scelta venga condivisa e che si possa vivere una giornata all’insegna dell’amicizia, della musica e dell’allegria. Grazie fin d’ora a tutti per l’impegno e la collaborazione».
A Ciriè, la manifestazione avrà il suo clou durante il fine settimana del 12 e 13 novembre con la Fiera della Tradizione, con un programma ricco di iniziative. Da anni la kermesse ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano tra le altre fiere dedicate a San Martino sparse in tutto il Piemonte. Il programma della manifestazione attrae un pubblico eterogeneo. Sono infatti diverse le attrattive.
La fiera riaccende i riflettori sul mondo agricolo, purtroppo in questi ultimi anni sempre più bistrattato e colpito anche dalle difficoltà emerse nei due anni e mezzo di emergenza sanitaria ma, dati alla mano, capace di attrarre giovani e motore attivo dell’economia locale. La fiera di San Martino mantiene quindi i piedi ben poggiati nel passato, onorando la storia della manifestazione ma guarda al futuro. Il conto alla rovescia verso uno degli appuntamenti più attesi non solo in città, ma in tutto il territorio, è partito.
«Siamo veramente contenti di proporre quest’anno un’edizione della Fiera di San Martino così ricca e variegata. Nonostante la sua connotazione di appuntamento agricolo – che negli anni è stata rafforzata – abbiamo voluto inserire elementi in grado di attrarre ulteriori visitatori, anche dal torinese e non solo dal circondario. Ne sono un esempio l’apertura di Palazzo D’Oria al pubblico e l’ampia area dedicata allo street food in piazza D’Oria dove si potranno trovare tante prelibatezze provenienti dalle diverse tradizioni regionali italiane», dice il sindaco Loredana Devietti.