Maltempo: trombe d’aria e violenti temporali metteno in ginocchio l’agricoltura
Allarme di Coldiretti
Maltempo: trombe d’aria e violenti temporali metteno in ginocchio l’agricoltura
Case e tettoie scoperchiate in Alto Canavese, grandine come palle di ghiaccio nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo

 

Per fortuna nessuna auto coinvolta o persone ferite a causa delle due frane staccatesi ieri sera a Usseglio nelle Valli di Lanzo che hanno bloccato una strada comunale e creato seri problemi ad alcuni pastori impossibilitati a scendere a valle.

In particolare A Chialamberto, nella Val Grande a causa di una  una colata di fango e detriti è stato evacuato a titolo precauzionale un condominio di 50 persone. I vigili del fuoco sono  intervenuti anche a valle. A Mathi due famiglie evacuate per il rischio esondazione del torrente Stura di Lanzo, che ieri secondo Arpa ha superato diverse volte la soglia di pericolo, come peraltro l’Orco, in forte piena.

 

Il bilancio dei danni provocati dell’ennesima ondata di maltempo abbattutasi ieri sul territorio sono ingenti e riguardano sopratutto l’agricoltura.

«L’agricoltura canavesana e del Ciriacese conta i danni delle fortissime grandinate e bombe d’acqua che, ieri nel tardo pomeriggio, hanno interessato la zona pedemontana e di pianura tra val Chiusella, valle Orco, valli di Lanzo e basso Canavese  – scrive oggi Coldiretti Torino – Palle di ghiaccio del peso di oltre un etto e mezzo, risultate dall’aggregazione dei chicchi, già di per sé di grandi dimensioni, hanno agito come palle da cannone su tettoie, mezzi agricoli, serre, tunnel di semina». Creando devastazione un po’ ovunque: «la forza delle acque in valle Orco e un val Chiusella ha eroso strade agrosilvopastorali e interrotto la viabilità ordinaria con rami e chiome schiantati sull’asfalto», continua il sindacato.

Danni alle colture di mais nelle zone di pianura mais. Desolante lo spettacolo dei chicchi di grano sparsi a terra nel fango e delle spighe spogliate.

«Sicuramente un episodio sempre meno eccezionale – commentaanche  il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – L’annata agricola è entrata nella stagione estiva dei raccolto nel peggiore dei modi. Abbiamo il fieno marcito nei prati, fieno che sarebbe sempre più prezioso per la carenza diffusa di materie prime alimentari per gli allevamenti. Lo stesso vale per il grano e per il mais che sta entrando nelle sua fase di crescita più delicata. Pensiamo che la nuova Amministrazione regionale non potrà non mettere in campo atti politici concreti per affrontare gli effetti del cambiamento climatico».

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