Domenica 8 giugno (dalle 7 alle 23) e lunedì 9 giugno (dalle 7 alle 15) i cittadini saranno chiamati alle urne per i cinque referendum abrogativi: quattro – promossi dalla Cgil – in tema di lavoro (licenziamenti nelle grandi e nelle piccole aziende, contratti a termine, appalti) e uno – promosso da +Europa – sui requisiti per la cittadinanza italiana. I risultati saranno validi solo se verrà raggiunto il quorum, ovvero se avrà votato il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Per la prima volta gli elettori fuori sede potranno votare senza dover tornare nella loro città. Chi vota sì, si esprime per la cancellazione delle norme oggetto del quesito, chi vota no per mantenerle valide.
I temi parlano di liicenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti (scheda verde); indennità in caso di licenziamento nelle piccole imprese (scheda arancione); contratti a termine (scheda grigia); responsabilità solidale negli appalti (scheda rosa); e cittadinanza (scheda gialla).
A Ciriè, nel fine settimana, sono scesi in piazza San Giovanni i promotori del “sì” con un gazebo informativo: sono intervenuti i componenti del comitato, oltre a persone comuni, in un dibattito pubblico che ha permesso di fare chiarezza sul merito dei referendum e soprattutto sull’importanza di esercitare il diritto di voto.
Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, a partire dalle 15 di lunedì 9 giugno.