Barbecue Paradise verso la riapertura totale dopo l’incendio di Ferragosto «Non sappiamo dire se è doloso, non abbiamo nemici»
Il negozio è rimasto chiuso per tutte le ferie estive e il conto dei danni è stato pesante
Barbecue Paradise verso la riapertura totale dopo l’incendio di Ferragosto «Non sappiamo dire se è doloso, non abbiamo nemici»
Sul posto erano intervenute le squadre dei vigili del fuoco di San Maurizio e Nole

Ha parzialmente riaperto “Barbecue Paradise”, il negozio di via Torino, a Ceretta, lungo la strada provinciale verso Ciriè, vicino alla rotonda della Bertalazona, che proprio il giorno di Ferragosto era stato colpito da un incendio. «Sulle origini del rogo stanno indagando i carabinieri – spiega Sergio Rochira, responsabile del negozio – Non so dire se è di origine dolosa, non abbiamo dei nemici. Entro una quindicina di giorni contiamo di riaprire completamente, il tempo di risolvere gli ultimi problemi, di dare una mano di bianco e poi saremo pienamente operativi».

Già lunedì 1° settembre sulla pagina Facebook “Barbecue Paradise”, specializzato nella vendita di barbecue e attrezzature per le grigliate, aveva annunciato la ripresa. «Nonostante l’incendio che ci ha creato non pochi grattacapi siamo qui più agguerriti che mai – scrivono – Ringraziamo di cuore tutti quelli che sono venuti ad aiutarci, grazie a chi ci ha mandato messaggi di sostegno e ci ha dimostrato che il lavoro di tutti questi anni è servito a qualcosa».

Il rogo si era sviluppato nel tardo pomeriggio di venerdì 15 agosto: in poco tempo aveva avvolto la struttura. Sul posto erano intervenute le squadre dei vigili del fuoco di San Maurizio e Nole: le fiamme unite al caldo torrido avevano reso ancora più complesse le operazioni di spegnimento, con i vetri delle finestre che scoppiavano a causa delle alte temperature. Il negozio era chiuso per le ferie estive e non si erano registrati feriti, ma il conto dei danni era stato pesante.

L’incendio aveva determinato la temporanea perdita di agibilità per motivi di sicurezza impiantistica, strutturale e igienico- sanitarie. Il magistrato aveva inoltre disposto il sequestro cautelativo dell’immobile.

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