L’autore e compositore di Caselle ha scritto una canzone in cui parla dell’Olocausto
La “Treblinka” di Max Ferrarini – VIDEO
«Il testo, a tratti crudo ed esplicito, l’ho scritto pensando ai miei figli, con la speranza che in futuro atrocità di questo tipo non abbiano a ripeterti mai più»

Treblinka, durante l’Olocausto, fu uno dei principali campi di sterminio del regime nazista. In soli sedici mesi, con atroce violenza ed inaudita ferocia, vi furono uccisi quasi un milione di internati. E Treblinka è il nome dell’ultimo singolo di Massimo “Max” Ferrarini, 48 anni, autore e compositore di Caselle. «Questi lunghi mesi in lockdown, che tutti noi abbiamo vissuto con profondo disagio a partire da marzo dello scorso anno – racconta Ferrarini, che nel 1995 diede via al progetto “Bit Babols”, collaborando con diversi musicisti che si sono avvicendati nella ormai storica band pop/rock del Ciriacese – mi hanno indotto a riprendere in mano alcuni dei miei vecchi lavori precedentemente incompiuti». 

In occasione della Giornata della Memoria – la ricorrenza internazionale che viene celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto – la canzone “Treblinka” è stata pubblicata in anteprima su tutti i principali social network, riscuotendo un successo del tutto inatteso. Addirittura l’Anpi (l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani) ha condiviso il video della canzone sul proprio sito internet. «Per me tutto questo è stato motivo di grande soddisfazione – prosegue Ferrarini – e nelle prossime settimane il singolo verrà pubblicato su tutte le principali piattaforme digitali».

Photo credit: Arduino Baietto

(L’intervista completa sul giornale in edicola giovedì 4 febbraio)

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