Dopo Ciriè, che recentemente ha dovuto dare addio pure al tribunale (nella foto), anche Rivarolo perde il giudice di pace: figura giuridica che per i canavesani rimane solo presso il Tribunale di Ivrea.
Nell’ambito dei tagli del Ministero, chiuderanno inoltre in questi giorni gli uffici giudiziari di Cuorgnè – Strambino. Tagli che non hanno toccato, invece, 285 degli uffici giudiziari sui 297 “tagliabili”, individuati dalla recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state infatti accolte le istanze presentate dagli enti locali che hanno dato disponbilità a provvedere economicamente agli uffici giudiziari nei loro territori. Tra quste mancavano quelle “nostre”: ovviamente, per mancanza di fondi. Ma non solo, anche di possibilità fuori dalle contingenze, o di prospettiva che dir si voglia, verrebbe da dire.
Il commissario straordinario Massimo Marchesiello, alla guida del Comune di Rivarolo dall’indomani dello scioglimento dell’Amministrazione comunale per le ormai arcinote infiltrazioni mafiose evidenziate dall’inchiesta Minotauro, ha cosi commentato la vicenda: “Una decisione che arriva dal passato, resa più difficile dalla impossibilità, in questa fase di altre priorità economico e sociali, di garantire un impegno economico importante”. Che poi ricadrebbe sulla collettitvità e ha ragione; già… un cane che si morde la coda, inseguendo come in un “loop” depresso responsabilità politiche critallizzate, passate Amministrazioni e vecchi (?) fantasmi.
Dopo Ciriè, anche Rivarolo perde il giudice di pace