Un’altra aggressione in ospedale a Ciriè: è accaduto ieri, a farne le spese un operatore sanitario dell’Asl To4 in forza il pronto soccorso di Ciriè. Il grave episodio è stato reso noto, l’ennesimo del genere in tutto lo Stivale peraltro, dal sindacato Nursind secondo il quale l’infermiere era in servizio al triage durante l’accompagnamento in sala visita di un paziente, noto alle forze dell’ordine, quando è stato raggiunto da un calcio in pieno addome. Subito dopo sono intervenuti i carabinieri. Il giovane autore del gesto, Christopher Ursino, 26 anni di Ciriè, è stato arrestato.
«Proprio la scorsa settimana avevamo scritto ai vertici dell’Asl To4 per segnalare alcune criticità strutturali e organizzative del pronto soccorso di Ciriè – ha scritto il sindacato a firma di Giuseppe Summa – ma ancora una volta assistiamo al totale immobilismo del direttore generale Stefano Scarpetta: dai tavoli promessi e mai fatti con i vari attori, a quelli iniziati e mai portati avanti. Comprendiamo come il tema delle aggressioni sia su scala nazionale, ma alcuni interventi potevano e dovevano essere messi in atto»
Sulla questione riportiamo la replica commento della direzione generale dell’Azienda sanitaria locale: «Nel pomeriggio di ieri, 25 novembre, un infermiere del Pronto Soccorso di Cirié è stato aggredito con un calcio nello stomaco da una persona purtroppo da tempo nota e con comportamenti condizionati da forti disagi sociosanitari. Il collega fortunatamente sta meglio, ma è ovviamente turbato e amareggiato. L’Azienda, nello stigmatizzare l’episodio, esprime massima solidarietà e vicinanza al collega, oltre a ringraziarlo per il prezioso lavoro. Per evitare il perpetuarsi di questi episodi, l’Azienda, confortata dalle indicazioni ricevute nell’ultimo incontro del 14 novembre scorso con il Prefetto di Torino (da cui è emerso fortunatamente un numero di episodi limitato rispetto ad altri territori) e a seguito del recente Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi a Ivrea, prosegue nelle sue azioni migliorative e per quanto è nelle proprie prerogative. In tal senso, oltre a specific protocolli di collaborazione con le forze dell’ordine, che hanno aumentato il numero de passaggi giornalieri e con cui il dialogo e la collaborazione sono costanti, sono in corso le modifiche delle etichette identificative delle divise dei dipendenti dei Pronto Soccorso. Tale azione, che sarà gradualmente operativa nel prossimo mese e che garantirà maggior privacy e tutela ai colleghi più in prima linea, si affianca al potenziamento della vigilanza e video sorveglianza».