«Sono convinto – dice Gianfranco Brugiafreddo, portavoce del gruppo Uniti per Leinì, che all’ultimo appuntamento con le urne era andato molto vicino alla vittoria – che la nostra coalizione rimarrà compatta. Potremo effettuare degli innesti a supporto della lista, ma non credo ci saranno grandi variazioni. Al momento non abbiamo ancora deciso su chi dovrà guidare il gruppo come candidato a sindaco, ma è ovvio che stiamo lavorando anche in questa direzione».
La grande incertezza sulla data del voto (le prime indicazioni, che vertevano su inizio maggio, sono ancora in forse: tutto dipenderà, infatti, dalla relazione finale della Commissione che da mesi sta passando al setaccio la documentazione relativa agli atti del Comune) ha fatto rallentare di molto l’attività delle diplomazie e delle segreterie politiche locali.
Uno dei movimenti maggiormente attivo e che, in questo periodo, si sta ritrovando con una certa assiduità, è, però, proprio quello del centrosinistra. «La coalizione – afferma Gabriella Leone, uno dei leader di Uniti per Leinì e candidata alla carica di sindaco alle ultime elezioni – mi sembra compatta e pronta a scendere in campo. Al momento, ovviamente, non siamo entrati nel merito circa le posizioni dei singoli. Anche sul nome di chi guiderà la lista come candidato a sindaco le possibilità sono diverse e ancora tutte suscettibili di modifiche.
Ciò che vorremmo che si affermasse, al di là dei vari schieramenti, è un modo nuovo di vedere la politica. Ci piacerebbe, ed è ciò che porteremo avanti, che l’attività amministrativa sia la più trasparente possibile. Ogni cittadino dovrà poter avere modo di accedere a tutti gli atti e dovrà poter sapere, al centesimo, come viene speso il denaro pubblico. Anche la modalità di gestione del territorio dovrà cambiare. Vorremmo che i leinicesi partecipassero alla costruzione della loro città del futuro. Non vorremmo, più, che i leinicesi siano costretti a dover ricorrere al Tar, il Tribunale amministrativo regionale, per vedere riconosciuti i loro diritti.
La politica locale deve fare un salto di qualità e deve portare la cittadinanza ad avvicinarsi al Palazzo e non ad allontanarsi. Ci piacerebbe che le decisioni fossero condivise e non imposte. Per ottenere tutti questi risultati bisogna dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto al passato.
Leinì deve tornare ad essere di tutti e non soltanto di chi entra a far parte di un certo entourage. Faremo di tutto per avere una partecipazione attiva, ricca di progettualità e di una visione che non si fermi alle soluzioni del momento ma che guardi al futuro di questo paese e alle prospettive, sociali, culturali e lavorative, che desidera avere.
E per far questo cercheremo di coinvolgere uno spettro il più ampio possibile della cittadinanza, contattando associazioni, attività imprenditoriali e le varie realtà presenti e attive sul territorio».
05 Mar 2012
Uniti per Leinì al lavoro per definire la squadra e il candidato sindaco