Polemica in tema di diritti civili e presunte “prevaricazioni istituzionali” in quattro Comuni del Ciriacese dove altrettanti consiglieri delle rispettive opposizioni protestano perché “al Gay Pride dioggi, sabato 16 giugno, non hanno potuto indossare le fasce tricolori alla parata di Torino, “di fatto ce lo hanno impedito”.
I consiglieri di opposizione dei Comuni di San Carlo Canavese, San Maurizio Canavese, San Francesco al Campo e Ciriè, sono davvero contrariati con rispettivi sindaci: “Il nostro intento era rappresentare i nostri Comuni al Gay Pride – dichiarano – siamo anche noi amministratori,non capiamo questo rifiuto”
Il primo a ricevere il diniego sull’iniziativa dal Sindaco di San Carlo Canavese, Giuseppe Papurello, era stato Stefano Audino, Consigliere comunale in quota M5S, Consigliere unione dei Comuni del Ciriacesee BassoCcanavese e Consigliere Città Metropolitana di Torino. Stesso destino a stretto giro di posta per Patrizia Battagliotti, consigliere pentastellato a San Maurizio Canavese, Matteo Valente, consigliere di San Francesco al Campo e Franco Silvestro, consigliere per il Movimento a 5 Stelle a Ciriè.
Ha escluso rispondnedo ai media, almeno sulla sua scelta, qualsiasi preclusione ideologica il sindaco di Ciriè Loredana Devietti che ha parlato di “regole precise sull’uso della fascia tricolore che vengono concordate anche in base ai precisi indirizzi delle prefetture a seconda dei casi. Questa richiesta non rientra nelle casistiche previste”.
Ma oggi Audino, dalla piazza torinese della kermesse sui diritti civili, ha rincarato la dose: “Con motivazioni ridicole e senza nessun fondamento legislativo ci sono state negate le fasce tricolore di rappresentanza dai Nostri Sindaci per rappresentare i Nostri Comuni in difesa dei diritti civili. Un grazie di cuore ai Sindaci Devietti. Biavati, Colombatto e Papurello… Noi c’eravamo ugualmente”
16 Giu 2018
“Niente fascia tricolore ai consiglieri per il Gay Pride”, protesta a 5 stelle in 4 Comuni