C’era attesa in Canavese e Valli di Lanzo per la interrogazione urgente discussa oggi pomeriggio in Parlamento. Il question time era stato presentato in commissione Difesa dai deputati Francesca Bonomo e Alberto Pagani, per chiedere spiegazioni su quanto accaduto nella serata dello scorso 6 giugno nei cieli sopra Corio, nelle Valli di Lanzo, in ordine al presunto avvistamento, tra l’altro di decine di persone ed una serie di denunce ai carabinieri, di un ufo che sarebbe stato inseguito da caccia militari. «Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti, ha escluso la presenza di velivoli all’orario e nell’area indicata; tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23 locali, nell’area del Comune di Corio è transitato un velivolo Tornado, in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che prevedeva un avvicinamento all’aeroporto di Torino Caselle. Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla “ri-partenza” che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l’uso della massima potenza del motore, incluso l’impiego del postbruciatore. È il caso di sottolineare che tali manovre sono state condotte nel totale rispetto della normativa vigente e delle limitazioni in materia, così come tutte le attività addestrative ed esercitative sono compiutamente disciplinate e regolamentate da specifiche direttive di Forza armata, finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti». Questa la risposta del sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi (Lega)
Il sottosegretario ha anche precisato che l’utilizzo degli spazi aerei è programmato dall’Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell’aviazione civile che devono conoscere l’entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
La deputata del Partito Democratico, Francesca Bonomo, ha commentato così la replica del Governo: «Forse sarebbe stato meglio avvisare gli amministratori locali, anche se , da quanto emerge dalla risposta del Governo si è trattato di un solo velivolo, così avrebbero potuto tranquillizzare i propri cittadini, Certo è strano il fatto che l’Enav fosse informata: perché allora non è stato subito chiarito da loro l’episodio e anche da parte dell’Aeronautica quando sono stati interpellati? Ci sono voluti un esposto alla Procura della Repubblica, un’interrogazione parlamentare e decine di denunce alle forze dell’ordine per avere una risposta esaustiva».
Il testo completo del questiontime ed ulteriori aggiornamenti sul prossimo numero del giornale, in edicola il 9 agosto)